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Il 30 novembre, a Corlo, uno spettacolo teatrale sulla storia di Formiggini

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In occasione del Settantesimo anniversario della morte di Angelo Fortunato Formiggini, il 30 novembre, alle 21, il teatro Incontro di Corlo (via Battezzate 72) ospita uno spettacolo teatrale dal titolo “Mamsèr bastardo”, sulla vita dell’importante editore.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Formigine, insieme alla Provincia di Modena e al Comune di Sassuolo, in collaborazione con l’Istituto Storico di Modena, e con la partecipazione del Liceo Formiggini di Sassuolo, porta sulla scena la storia di una figura dimenticata ma emblematica, un intellettuale che scontò col suicidio la barbarie dei tempi in cui fu costretto a vivere.

Formiggini nacque a Modena nel 1878 da una famiglia ebrea con antenati originari di Formigine, da cui presero il cognome, un tempo gioiellieri degli Estensi, in seguito finanzieri. Si laureò prima in Giurisprudenza, poi in Filosofia, con la tesi “Filosofia del ridere”, dove affermava che “ridere rende fraternamente solidali gli uomini” e che “l’umorismo è la massima manifestazione del pensiero filosofico”.

Ammiratore di Mussolini e nemico di ogni sopruso, sognava un’umanità felice e la fratellanza delle razze; ma quando il regime fascista, nel 1938, in ottemperanza alle leggi razziali lo privò della casa, delle rotative, dei suoi amati libri, della sua scaltra ironia, da convinto fascista si mutò in fervente antifascista e cominciò a meditare un gesto clamoroso. Dopo due mesi di preparativi, raccolse il suo smisurato epistolario e decise di tornare a Modena. Si gettò dalla torre Ghirlandina il 29 novembre 1938 “per richiamare l’opinione degli italiani sull’assurda brutalità del razzismo”.

Il Teatro dell’Argine, che produce lo spettacolo, propone una narrazione con accompagnamento musicale (violino e fisarmonica), un palcoscenico spoglio per rivolgersi a chi “crede ancora nell’utopia, nei sogni di pace e saggezza, e che ridere sia una cosa maledettamente seria”.
L’ingresso è gratuito, con prenotazione fino ad esaurimento posti, presso l’Istituto storico di Modena, tel. 059/242377 (dal lunedì al giovedì, dalle 9 alle 13) oppure e-mail.