Lavoro e formazione per aiutare le donne vittime di violenza a costruirsi un futuro: la Regione da alcuni anni, in stretto raccordo con l’attività dei Servizi di supporto e accoglienza, realizza interventi volti soprattutto ad aiutare le donne che hanno subito violenza a costruirsi un futuro anche attraverso il lavoro e l’autonomia economica. Negli anni passati, con le risorse del Fondo Sociale Europeo (obiettivo 3) sono stati finanziati numerosi percorsi di orientamento, formazione per aumentare le competenze professionali e inserimento lavorativo anche tramite tirocini in impresa.
Gli interventi erano rivolti a donne inserite in percorsi di protezione, in particolare per quelle coinvolte nel progetto regionale “Oltre la strada” di lotta alla tratta e per le donne accolte nei centri antiviolenza della regione.
“L’impegno prosegue anche nella nuova programmazione 2007/2013 delle risorse del FSE – spiega l’assessore alla Formazione, Lavoro e Pari Opportunità Paola Manzini – Nel corso del 2008 la Regione ha emesso un bando per progetti da finanziarsi con le risorse dell’asse Inclusione Sociale del POR FSE. Nel bando era prevista una specifica azione per sostenere percorsi formativi e di accompagnamento rivolti a donne in condizioni di svantaggio e per favorirne l’inclusione lavorativa”.
Tra i progetti approvati, due sono specificamente rivolti a vittime di violenza: il progetto “Chance – Rete per l’inclusione”, collegato al progetto regionale di contrasto al traffico di esseri umani e “Una rete regionale a supporto dell’inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza” per donne accolte in centri antiviolenza. Tali progetti si svilupperanno per tutto il 2009.
Il progetto “Chance” offre percorsi individualizzati per donne vittime della tratta finalizzati ad aiutare le donne sia a superare le condizioni di emarginazione che la logica degli interventi di tipo assistenziale a favore di una logica occupazionale e lavorativa che risponda alle esigenze di autonomizzazione.
Tali obiettivi saranno perseguiti attraverso la realizzazione di attività di accompagnamento individualizzate quali: laboratori di recupero motivazionale, laboratori di alfabetizzazione, percorsi di transizione al lavoro. Per il progetto sono stati stanziati 300.000 € e si prevede la partecipazione di almeno 111 donne.
Il progetto “Una rete regionale…”, finanziato con 251.000 €, intende promuovere e facilitare l’inserimento sociale e lavorativo delle donne che hanno subito violenza fisica, sessuale, psicologica, accolte nei centri antiviolenza o inserite in percorsi di protezione sociale.
Per perseguire il suddetto obiettivo, con il progetto si realizzeranno azioni di orientamento, e accompagnamento al lavoro realizzando anche azioni di sensibilizzazione sul tema e cercando legami con le imprese per realizzare tirocini per l’inserimento lavorativo. L’attività si svilupperà in stretto raccordo con i Centri di accoglienza delle donne che hanno subito violenza.
Infine a luglio 2008 è stato siglato un accordo di collaborazione con la Romania, sottoscritto anche dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero del lavoro, della salute e delle Politiche sociali e da altre regioni italiane, finalizzato a collaborare nella lotta alla tratta di esseri umani. Obiettivi principali del progetto sono: la prevenzione del fenomeno e sensibilizzazione; l’inclusione sociale e lavorativa delle vittime, attraverso l’attivazione di percorsi personalizzati, scambio di esperienze e costituzione di una rete tra tutte le autorità coinvolte, sia italiane che romene.
L’Emilia-Romagna contro la violenza alle donne
Per prevenire, contrastare e interrompere la violenza nei confronti alle donne, la Regione Emilia-Romagna ha sviluppato nel corso degli anni interventi afferenti a diversi ambiti.