Stamane, giovedì 20 novembre, si sono avvertiti i primi “presagi” del cambiamento in arrivo nei prossimi giorni. Infatti, a seguito di una notte serena, le temperature, in aperta campagna modenese e reggiana, sono scese fino a circa 2°C, anche se in città – complice l’isola di calore – all’Osservatorio Geofisico universitario di Modena la minima non è scesa sotto +7°C, un valore ancora leggermente superiore alla media del periodo.
Intanto, inizia ad avvicinarsi il fronte freddo polare, che si trova ora nel nord della Germania, preceduto in questo caso da un richiamo di aria temporaneamente più mite.
“Il cambiamento atteso – fanno notare dall’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Luca Lombroso e Marica De Leva – è dovuto all’espansione verso nord dell’anticiclone atlantico, che presenta un massimo di 1040 hPa e un suo promontorio esteso fino alla Groenlandia. Ne consegue l’attivazione di correnti settentrionali piuttosto intense e dinamiche che porteranno aria fredda verso le nostre regioni. L’effetto determinato dalla presenza della catena alpina, tuttavia, renderà secca la massa d’aria, con una ‘burrasca di föhn’, che si avrà nella giornata di sabato, e con il vento che accompagnerà le condizioni del tempo per tutto il fine settimana”.
Riguardo le previsioni, ecco il quadro dettagliato per il territorio modenese e reggiano, formulato dai tecnici dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena:
venerdì 21 novembre cielo spesso velato con presenza di “föhn sollevato”, ovvero fino alla collina dove si avrà maggior soleggiamento; ancora nubi lungo il crinale toscano: ingresso del fronte con rinforzo del vento ovunque verso sera;
sabato 22 novembre giornata soleggiata e limpida con vento forte e aria decisamente “frizzante”, freddo pungente in montagna;
domenica 23 novembre soleggiato, limpido e ventoso con aria pungente.
A inizio settimana la situazione potrebbe peggiorare. Si hanno segnali di possibile neve a basse quote verso mercoledì, ma l’evoluzione è ancora incerta per quanto riguarda la precisione del dettaglio.
Le temperature subiranno un temporaneo aumento delle massime nella giornata di venerdì, quindi si avrà una repentina diminuzione: da sabato prime gelate notturne e massime non oltre i 6-8°C, quindi su valori poco inferiori alle medie stagionali. In montagna avremo un iniziale richiamo caldo con rialzo zero termico a 3.000 m, seguito da brusco crollo termico da venerdì sera.
Sabato e domenica freddo invernale. Ai 1.500 m domenica si potrebbero toccare -8,-10°C con zero termico (ZT) a 800 m.
“E’ frequente, ma non deve trarre in inganno, questo strano fenomeno di aumento anche apprezzabile specie in quota prima dell’irruzione dell’aria fredda – fa presente Luca Lombroso -. E’ un fenomeno tipico e normale, ma a volte induce a sottovalutare, da parte degli escursionisti, il cambiamento di temperatura che poi si presenta brusco e improvviso”.
Riguardo al vento, l’Osservatorio Geofisico universitario di Modena indica già da venerdì un rinforzo, con raffiche a partire dalla sera. Sabato giornata molto ventosa con vento anche forte e pure domenica avremo vento moderato-forte sempre da W-NW.
“Sarà – commentano Luca Lombroso e Marica De Leva – proprio il vento il fenomeno che potrebbe portare disagi o anche, in qualche caso, danni nelle nostre zone: una classica ‘tempesta di föhn’, un fenomeno che porta giornate soleggiate e limpide, ma appunto con vento forte e raffiche talvolta impetuose. Nel complesso comunque sarà una situazione tipica della stagione di transizione fra l’autunno e l’inverno: solo, forse, ci coglierà di sorpresa siccome da ormai un mese le temperature sono costantemente sopra le medie”.
“Nulla di straordinario in vista – conclude Luca Lombroso – in quanto si tratta della classica irruzione annoverata anche nel proverbio ‘A San Clemente l’inverno mette il dente’ e che in passato, come si legge nel volume ‘L’Osservatorio di Modena: 180 anni di misure meteo climatiche’, si è verificata di frequente portando anche nevicate novembrine, per esempio nel 1977, 1978, 1980, 1988, 1999 e nel 2005. Per ora, comunque, non è previsto niente del genere, sebbene verso martedì ci sarà una situazione interessante da seguire nella sua evoluzione, che rende incerta la previsione”.