Il discusso stoccaggio di polveri vetrose, che da oltre 15 anni viene effettuato da una ditta privata nel comune modenese di San Cesario sul Panaro, in due aree situate in via Verdi e in via Bonvino “entrambe vicine ad agglomerati urbani e a insediamenti produttivi”, è al centro di un’interrogazione presentata in Regione da Massimo Mezzetti, del gruppo sinistra democratica.
“Da tempo – riferisce il consigliere – l’Arpa dell’Emilia-Romagna ha evidenziato alle autorità competenti, in più occasioni, per ultimo nel giugno 2008, la necessità di eliminare tali scorie perché pericolose per la salute dell’uomo essendo fortemente volatiti”. La Provincia di Modena – continua Mezzetti – nel 2001, 2003 e 2007, “ha emesso ordini volti, tra l’altro, a far coprire le montagne vetrose con appositi teli”, in modo da evitare lo spargimento delle polveri causato dal vento, ma “senza ottenere risultati”.
“Nonostante varie denunce penali, una condanna penale al pagamento di una multa nel 2005, l’intervento dei carabinieri del nucleo dei N.o.e. di Bologna nel 2004, – fa ancora presente Mezzetti – le montagne di polveri vetrose sono rimaste al loro posto, anzi sono cresciute in altezza superando in alcuni punti i 10-12 metri”. Recentemente una petizione con oltre 200 firme avrebbe riportato il caso “all’attenzione della magistratura modenese”.
Nel ricordare che la Regione Emilia-Romagna dispone di numerose norme per intervenire “in difesa dell’integrità e salubrità dell’ambiente”, l’esponente della sinistra democratica chiede alla Giunta regionale di assumere tutte le iniziative utili ad ottenere la soluzione della vicenda che vede contrapposti i cittadini di S.Cesario alla ditta che si occupa dello stoccaggio degli scarti in questione, sollecitando la dislocazione delle attività in aree più idonee e intervenendo perché la ditta stessa si impegni da subito ad evitare la dispersione delle particelle inquinanti nell’area.