Una bambola senza gambe e insaguinata è stata recapitata questa mattina alla redazione palermitana dell’Adnkronos. Il mittente scritto sul pacco è ‘Forza nuova’ di Palermo. La bambola era all’interno di una scatola di scarpe dentro un involucro trasparente pieno di sangue. Il pacco è giunto in redazione con una raccomandata spedita lunedì pomeriggio.
In una busta trasparente, di tipo alimentare, è racchiuso un bambolotto sporco di sangue a cui sono state staccate gambe e braccia. Sotto c’è una lettera in cui si parla dell’abrogazione della 194 che reca la firma di Giuseppe Provenzale coordinatore regionale siciliano di Forza Nuova, dove si legge: ”Siamo di fronte ad un genocidio legalizzato”.
La Digos della Questura di Palermo ha fatto un sopralluogo presso la redazione, in via Principe di Villafranca, per effettuare gli accertamenti sulla scatola contenente la bambola. E la Procura di Palermo aprirà un’inchiesta. A darne conferma è il Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo.
“Stiamo in attesa degli altti che ci porteranno le forze dell’ordine – ha spiegato il numero uno del pool antimafia – e poi avvieremo formalmente l’inchiesta, che è un atto dovuto”.
A spiegare poi con maggiore chiarezza all’Adnkronos il senso del pacco recapitato stamane è stato lo stesso Provenzale: “Un messaggio choc per riaprire il dibattito sulla 194. E’ in corso un genocidio, sono cinque milioni i bambini non nati in Italia – aggiunge Provenzale – Se fa orrore un bambolotto con frattaglie di pollo in una scatola, bisognerebbe pensare cosa si può provare davanti ad un bambino massacrato e abortito”.
“Non penso si possa parlare di reato – prosegue il coordinatore regionale di Fn -. Il mittente era chiaramente espresso e le polemiche che ne scaturiranno erano in preventivo. Si tratta di piccolo sacrificio per evitare che la questione continui a passare ancora sotto silenzio. Di abrogazione della legge 194 non parla più nessuno e questo è un modo per farne nuovamente parlare”.
Già in passato Forza Nuova aveva organizzato delle iniziative per riaprire il dibattito sulla 194 con volantinaggi negli ospedali e con una manifestazione il primo novembre a Catania. E a rivendicare ”in pieno la responsabilità dell’azione” è il leader nazionale d el movimento, Roberto Fiore, che non solo non nega l’invio del pacco alla redazione palermitana dell’Adnkronos ma ne assume la paternità politica a sostegno di un’iniziativa, spiega, del gruppo femminile ‘Evita Peron’ di Forza Nuova Palermo. “Non c’è nessuna intimidazione – afferma Fiore – sono le donne di Forza Nuova che hanno voluto sollevare la questione della legge 194 chiedendo cosi’ la riapertura del dibattito sull’aborto”. Fiore aggiunge che l’iniziativa “non era diretta al responsabile della redazione, uomo o donna che sia, ma agli organi di informazione”. Il leader aggiunge di trovare “singolare che qualcuno si impressioni per una bambolina sporca di sangue animale quando ci si dovrebbe indignare per i bambini che ogni giorno vengono macellati negli ospedali italiani”.
Fonte: Adnkronos