In Emilia Romagna la criminalità organizzata che opera nel ciclo del cemento e nel traffico di rifiuti riveste un ruolo ‘sempre più preoccupante’, come dimostra il numero di reati, in costante crescita: lo denuncia Legambiente nel rapporto Ecomafia 2008 presentato questa mattina a Bologna.
Il rapporto (elaborato analizzando i dati delle forze dell’ordine) ha identificato il territorio regionale come base operativa di traffici illeciti di scorie tossiche: nel 2007 sono state registrate 293 denunce, 260 infrazioni (contro le 197 del 2006) 113 sequestri in operazioni di polizia (coinvolti una trentina di Comuni) e 15 arresti.
Quest’ultimo dato porta l’Emilia Romagna al quarto posto tra le Regioni italiane per numero di arresti legati al traffico illecito di rifiuti dopo Puglia, Campania e Lazio. Sul fronte dell’industria delle costrizioni (finti restauri, aumenti di cubature, occupazione di demanio pubblico, escavazioni abusive) nel 2007 ci sono state: 366 denunce, 263 infrazioni (il doppio rispetto all’anno precedente) e 40 sequestri.
Il responsabile nazionale di Legambiente nel settore ambiente e legalità, Enrico Fontana, ha sottolineato come la criminalita’ organizzata si stia trasformando in una vera e propria ‘holding di impresa’ puntando sulle due filiere del ciclo del cemento e dei rifiuti (trattamento e smaltimento).
Fontana ha poi denunciato (citando alcune indagini della dda di Bologna) il fatto che anche l’Emilia Romagna è diventata una terra di conquista della camorra, attraverso affiliati al clan dei Casalesi e della ‘ndrangheta. Sempre in Emilia Romagna, i rapporti ecomafia degli ultimi 10 anni testimoniano di quasi 9mila episodi di illegalità ambientale accertati dalle varie forze di polizia, di questi 1295 nel ciclo dei rifiuti e 2690 nel ciclo del cemento. ‘Alla luce di questa realtà – ha detto Fontana è urgente innanzitutto inserire tutti i delitti ambientali nel codice penale.
Guardiamo con preoccupazione il tentativo di modificare radicalmente l’istituto delle intercettazioni telefoniche che si e’ rivelato di straordinaria importanza nelle inchieste contro i traffici illeciti di rifiuti’.
Legambiente con il rapporto sull’Emilia Romagna intende accendere i riflettori sull’ecomafia del Nord proprio a partire da questa regione.
‘Proponiamo – ha concluso Fontana – un sistema di legalità organizzata dove ci siano vasi comunicanti tra la società civile, le istituzioni, e le forze dell’ordine. Da sola la magistratura non è in grado di vincere questa battaglia’.