Nell’Annuario Statistico 2008, si evidenzia un netto peggioramento della situazione degli italiani. Il dato più significativo, per il Codacons, è l’abbassamento della percentuale di persone che si dichiarano soddisfatte della propria situazione economica, percentuale che scende al 43,7% dal 51,2% del 2007 e dal 64,1% del 2001.
Un dato che dimostra come in Italia ci sia stato un netto peggioramento proprio a partire dal 2002, ossia, come denunciato a suo tempo dal Codacons, con i rialzi dei prezzi avvenuti dopo l’introduzione dell’euro. Fattore, quello dell’inflazione, che ha determinato anche il netto abbassamento del grado di soddisfazione dal 2008 al 2007 (- 7,5), quando è arrivata l’ultima ondata di aumenti, dal pane alla pasta.
Si tratta dell’ennesima dimostrazione del fatto che la lotta all’inflazione deve essere considerata prioritaria dalla classe politica. Eppure da anni le nostre proposte sono ignorate.
Ecco alcune delle nostre richieste per abbattere i prezzi:
1) Doppio prezzo, basterebbe questo provvedimento a costo zero per il Governo per abbattere prezzi, obbligare il commerciante a mettere sia il prezzo di vendita che il prezzo a cui ha acquistato la merce;
2) Definizione prezzo anomalo;
3) Accorciamento della filiera, ad esempio attraverso farmers market;>br>
4) Liberalizzazioni: dai saldi liberi – saldi che quest’anno chiediamo siano fatti prima di Natale – alle vendite sottocosto libere, alle aperture libere (sia domenicali che per orario: oggi nessun negoziante può aprire un negozio per più di 13 ore al giorno).