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Scuola, Veltroni: ”Stop a decreto e rivedere i tagli”

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Esercitate la “virtù dell’ascolto e dunque del confronto” e sospendete “gli effetti del decreto Gelmini ormai approvato”, modificando inoltre “con la legge finanziaria le scelte di bilancio sulla scuola e sull’università fatte in estate con la manovra triennale”. E’ quanto chiede il segretario del Pd, Walter Veltroni, in una lettera al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e al ministro dell’Istruzione e dell’Università, Mariastella Gelmini.

“Vi proponiamo, al tempo stesso, di dar vita a un tavolo – dice il leader democratico – al quale partecipino le parti sociali, il mondo della scuola e le forze di opposizione. Si stabilisca, per il lavoro di questo tavolo e per la ricerca di una soluzione condivisa, un periodo di tempo di due mesi o più, un periodo chiaro e ben definito, al termine del quale il governo potrà far seguire comunque all’indispensabile momento del confronto democratico quello altrettanto indispensabile della decisione”.

‘Ministro Tremonti, ministro Gelmini, se c’è un settore, una materia, su cui un Paese e la sua classe dirigente dovrebbero cercare sempre e in ogni modo di superare divisioni e polemiche per individuare le soluzioni migliori, questo – sostiene Veltroni – è il settore che comprende la scuola, la ricerca e l’Università. E’ un settore che, non c’è dubbio, ha bisogno nel nostro Paese di una profonda innovazione, di una radicale riforma. Partendo da un principio: quello di investire su di esso maggiori risorse, non minori; quello di riqualificare la spesa, e non semplicemente di tagliarla. E poi seguendo un modo di procedere: quello, per l’appunto, di individuare soluzioni che siano condivise nel modo più ampio possibile e che proprio per questo risultino alla fine forti, incisive e durature nel tempo”.

“Perché – prosegue il segretario del Pd – non è possibile proseguire con la regola per cui ad ogni cambio di governo si mette mano al modo di funzionare di un settore decisivo per il futuro del Paese, per la vita di milioni di famiglie, di ragazzi, di insegnanti e professori. Nelle ultime settimane, come è giusto e sano avvenga in democrazia, abbiamo avanzato, come opposizione, critiche e proposte alternative rispetto al merito e al metodo delle scelte del governo. Nel Paese è cresciuta, allo stesso tempo e in modo del tutto autonomo, un movimento di protesta sereno, responsabile e pacifico. Ciò che vi chiediamo è di esercitare una virtù che dovrebbe essere propria di ogni governo: quella dell’ascolto e dunque del confronto. Quel confronto che proprio riferendosi a questi temi il presidente della Repubblica ha saggiamente, da subito, auspicato e sollecitato.

‘Vi proponiamo, per questo, di sospendere gli effetti del decreto Gelmini ormai approvato – chiede Veltroni – e di modificare con la legge finanziaria le scelte di bilancio sulla scuola e sull’università fatte in estate con la manovra triennale; tagli che si dimostrano tanto più inadatti con il precipitare della crisi economica e che il Parlamento deve poter tornare a discutere, senza subire l’imposizione continua o la minaccia del voto di fiducia”.

“Vi proponiamo, al tempo stesso, di dar vita a un tavolo al quale partecipino le parti sociali, il mondo della scuola e le forze di opposizione. Si stabilisca, per il lavoro di questo tavolo e per la ricerca di una soluzione condivisa, un periodo di tempo di due mesi o più, un periodo chiaro e ben definito, al termine del quale il governo potrà far seguire comunque all’indispensabile momento del confronto democratico quello altrettanto indispensabile della decisione”.

“Tutto questo – conclude il segretario del Pd – con un solo grande obiettivo: fare finalmente del nostro sistema formativo, come avviene in tutti gli altri grandi Paesi europei, la pietra angolare su cui costruire un forte e coerente disegno di sviluppo e di crescita economica e sociale”.

Fonte: Adnkronos