Il direttivo della Fiom-Cgil di Modena riunitosi oggi, condivide e fa proprie le direttive assunte dall’assemblea dei delegati del 31 ottobre 2008 e ben riassunte dallo slogan introduttivo “La
crisi la deve pagare chi l’ha causata”.
Nel concreto e nell’immediato la Fiom di Modena ritiene vincolante affrontare ogni situazione di crisi aziendale, in primo luogo, rifiutando ogni forma di licenziamento imposto, utilizzando in alternativa strumenti
quali Cigs o contratti di solidarietà.
Per i lavoratori atipici coinvolti in situazioni di crisi, riteniamo che non possano essere sospesi prima della scadenza del proprio contratto, e
che sia verificata la possibilità che alla scadenza questi lavoratori possano prolungare la loro permanenza in azienda attraverso proroghe del contratto o trasformazioni a tempo indeterminato. Solo qualora non ci siano
le condizioni per fare ciò, riteniamo si debba convenire con l’azienda di formare dei bacini dove collocare i lavoratori non confermati determinando per loro un diritto di prelazione per le future assunzioni e/o chiedere
all’azienda stessa di intervenire nei confronti dell’agenzia per sostenere una ricollocazione rapida sul territorio o la possibilità di frequentare
corsi di formazione.
In tal senso, il Comitato Direttivo della Fiom di Modena ritiene necessario, e non più rinviabile, il rifinanziamento dei fondi per la CIG,
così come l’estensione a tutto il mondo del lavoro (precari, apprendisti, e lavoratori delle imprese artigiane) dell’utilizzo degli ammortizzatori
sociali oggi esclusi, superando anche la soglia dimensionale delle aziende.
La Fiom di Modena rifiuta la logica di divisione e guerra tra poveri che Governo e Confindustria stanno tentando in ogni modo di insinuare con le
loro politiche. La Fiom ritiene altresì vincolante che, qualora si presentino situazioni di cassa integrazione, siano garantiti ai lavoratori
la maturazione dei ratei, l’anticipo e la rotazione e, ovunque possibile, sia garantita una integrazione salariale da parte dell’azienda.
Infine, la Fiom di Modena condivide e sostiene la richiesta fatta dal Segretario della Fiom Gianni Rinaldini e fatta propria anche dal Segretario
Generale della Cgil Guglielmo Epifani di congelare la legge Bossi-Fini che lega rigidamente il permesso di soggiorno al rapporto di lavoro.
Pur ribadendo quindi la nostra contrarietà alla legge Bossi-Fini contro cui proseguiremo la nostra battaglia, riteniamo che in una fase di crisi
eccezionale servano misure eccezionali e immediate, e che quindi tale legge vada congelata per permettere a tutti i lavoratori stranieri che dovessero perdere il posto di lavoro, di poter trovare una nuova occupazione senza dover essere espulsi in base alle norme attuali, dove insieme al lavoro perderebbero anche il titolo per restare in Italia.