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(FI-PDL, AN-PDL, PER L’E-R e LN): fermare i massacri di cristiani nel mondo

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L’Unione europea non deve limitarsi a condannare il massacro di cristiani in India, ma deve attivare azioni adeguate nei confronti di quei Paesi che non rispettano la libertà religiosa. E’ quanto auspicano alcuni consiglieri regionali (fi-pdl, an-pdl, per l’e-r e ln) in una risoluzione (primo firmatario Andrea Leoni-fi/pdl), in cui chiedono alla Giunta regionale di sollecitare il Governo nazionale ad attivarsi a questo fine presso la stessa Unione europea.


“La libertà di professare liberamente la religione cristiana – scrivono i consiglieri – viene purtroppo sempre più spesso minacciata in molti Paesi ed i cristiani sono vittime di violenze e persecuzioni”.
In India, nel distretto di Kandhamal, l’omicidio della guida spirituale dei fondamentalisti Indù e di cinque suoi collaboratori, avvenuto il 23 agosto 2008, avrebbe scatenato una “violenta campagna di odio interreligioso” contro la comunità cristiana, “del tutto estranea al delitto”, con l’uccisione, dal 24 agosto a fine settembre, di 60 fedeli, il ferimento di 18.000 persone e la messa in fuga di oltre 50.000, la distruzione o il danneggiamento di 177 chiese, l’incendio di 4300 abitazioni di cristiani, la distruzione di 13 scuole cattoliche e di vari centri sociali.
Gli episodi di “brutale persecuzione”, iniziati nella provincia di Orissa, – aggiungono i firmatari – si sarebbero poi estesi ad altre regioni indiane, causando ovunque vittime e feriti, nonché l’esodo di migliaia di cristiani da case e villaggi, mentre chi rimane sarebbe spesso costretto a convertirsi all’induismo.
La Conferenza episcopale indiana, sostenendo che il Paese “non può rimanere insensibile davanti all’odio interreligioso indotto da false accuse contro la Chiesa”, chiede al Governo locale azioni “più severe” per garantire l’incolumità dei cristiani, mentre i Vescovi europei hanno rivolto un “forte appello ai Governi ed alle Istituzioni” perché intervengano “rapidamente” per fermare le violenze contro i cristiani in India ed in altre parti del mondo.
Il fenomeno delle persecuzioni contro i cristiani, infatti, si sta diffondendo negli ultimi anni in Asia ed in Africa, in Paesi dove gli stessi cristiani sono impegnati in attività umanitarie, e spesso queste violenze – evidenziano i consiglieri – “non rappresentano casi isolati, ma sono il frutto di un atteggiamento sistematico di sospetto, discriminazione ed intolleranza, giustificato, se non addirittura alimentato, dagli stessi Governi”.
“Il mondo occidentale, – sottolineano – fino ad oggi, non ha reagito in modo adeguato: l’Unione europea, l’ONU e le Organizzazioni internazionali devono rompere questo silenzio assordante ed esprimere una condanna formale durissima”, ed inoltre non tutti gli organi di informazione hanno dato “il giusto risalto” a questi episodi “gravissimi”, “informando in modo adeguato l’opinione pubblica”.
Di qui la richiesta dei consiglieri alla Giunta regionale di sollecitare il Governo nazionale ad attivarsi anche presso le Autorità nazionali indiane per garantire alla comunità cristiana il diritto alla libertà ed alla sicurezza ed a “promuovere, sostenere ed agevolare” l’approvazione di un documento ufficiale dell’Assemblea generale dell’ONU per chiedere il rispetto dei diritti individuali e la garanzia della dignità umana per i fedeli cristiani in tutti i Paesi.

Il documento è stato sottoscritto, oltre che da Leoni, da: Luigi Francesconi, Fabio Filippi, Ubaldo Salomoni, Luigi Giuseppe Villani, Antonio Nervegna (fi-pdl), Gioenzo Renzi, Luca Bartolini, Alberto Vecchi e Enrico Aimi (an-pdl), Carlo Monaco (per l’emilia-romagna) e Maurizio Parma (lega nord).