Home Economia ”Area ceramiche, la crisi richiede una risposta corale”

”Area ceramiche, la crisi richiede una risposta corale”

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Si è svolto nei giorni scorsi nella sede del Cpi (Centro per l’impiego) di Scandiano, un incontro del tavolo territoriale distrettuale del progetto provinciale Anteverto, per fare il punto sulla situazione socio-economica del territorio ceramico.

L’incontro ha messo in evidenza il permanere una situazione di crisi e ristagno diffuso dell’attività produttiva, in particolare delle aziende ceramiche e dell’indotto che rappresentano l’economia produttiva trainante di quel distretto, con una prospettiva di ripresa che si sposta dal secondo semestre del 2009, probabilmente all’inizio del 2010, come rimarcato di recente anche in occasione del Cersaie, il salone internazionale della ceramica che si è svolto a Bologna.
Il sindacato ha confermato questi dati, evidenziando dal suo osservatorio l’incremento delle ore di cassa integrazione ordinaria, che si sta estendendo ormai anche agli altri settori produttivi, oltre al ceramico, anche al settore meccanico, all’edilizia, al settore degli elettrodomestici, per citarne alcuni.
I dati presentati dal Cpi evidenziano, nel corso del primo semestre dell’anno, l’incremento di contratti di lavoro a tempo determinato, pur in presenza di una percentuale costante di contratti ancora a tempo indeterminato, soprattutto per le figure tecniche specializzate fortemente richieste dalle imprese anche in questa situazione di difficoltà, tutto questo a scapito di altre forme contrattuali in affanno, come l’apprendistato, o altre tipologie di lavoro precario che sono le prime a scomparire nelle situazioni di congiuntura negativa, con il rischio di scivolamento verso il lavoro grigio, se non proprio irregolare.
E’ in questa situazione di difficoltà che si innesta e diventa determinante il pieno dispiegamento del Piano strategico d’area, voluto dalle Province di Reggio e Modena, dai Comuni del distretto e dalle forze sociali, per programmare gli investimenti futuri e concertare le priorità nelle politiche economiche e sociali del distretto ceramico.


“Non sono più rinviabili una chiara riflessione sull’esistente e una necessaria individuazione delle possibili piste di sviluppo futuro del territorio – ha detto l’assessore al Lavoro della Provincia di Reggio Emilia Gianluca Ferrari – Infatti, quest’area pur confermando la sua vocazione produttiva con al centro un’industria ceramica fortemente innovata e posizionata sui segmenti più alti del mercato di settore, deve riuscire ad accendere a nuove economie e trovare altre opportunità nel terziario sia commerciale, sia dei servizi, ad alto contenuto tecnologico e di conoscenza avanzata”.

E’ proprio della settimana scorsa un importante incontro dell’assessore Ferrari con l’assessore al Lavoro di Modena Gianni Cavicchioli per costruire un percorso di approfondimento tecnico che individui meglio gli investimenti in sapere che le due Province si accingono a sviluppare in questo distretto, coinvolgendo le istituzioni scolastiche presenti, gli enti di formazione, le struttura di ricerca, le realtà produttive più avanzate. E’ infatti fondamentale individuare meglio i fabbisogni professionali futuri e su questi concentrare gli investimenti opportuni e necessari a sviluppare quell’economia della conoscenza, che rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo di un territorio.
Nello stesso tempo, come richiamato soprattutto da parte sindacale, non bisogna dimenticare la situazione in cui si stanno cominciando a trovare e ad allungare i segmenti più deboli della società locale: famiglie monoreddito che non arrivano alla fine del mese, lavoratori precari che non trovano più lavoro con una frequenza costante, lavoratori stranieri che con la perdita del lavoro rischiano l’espulsione. Tutte categorie di cittadini che possono diventare una vera e propria emergenza sociale.

In proposito, l’assessore al Lavoro del Comune di Scandiano Rossano Di Nicola, ha ribadito “l’attenzione delle istituzioni locali tesa a facilitare la frequenza dei servizi comunali ai cittadini con maggiori difficoltà economiche, a promuovere nuove forme di acquisto di prodotti di prima necessità, riducendo la filiera distributiva e favorendo la vendita dei prodotti locali direttamente dai produttori ai consumatori, ad innalzare il livello di attenzione alle forme di possibile sfruttamento e di scarsa sicurezza sul lavoro, soprattutto nei cantieri edili, affiancando la polizia municipale agli organi di vigilanza preposti, come l’Ausl e la Direzione provinciale del lavoro”.
“Si tratta dunque, secondo l’impostazione dei Tavoli Anteverto, di offrire una risposta articolata e corale da parte dei diversi soggetti in campo – ha concluso l’assessore Ferrari – per superare questa fase di difficoltà e gettare le basi per una nuova economia e migliori condizioni di lavoro”.