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Calcio, Mihajlovic: ”Bologna, una bella sfida”

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”Essere qui per me è un’opportunità più unica che rara. Questa squadra ha qualità: sono convinto che ci salveremo. Per prima cosa, c’è da riprendere fiducia. Come prima cosa lavorerò sulla psicologia, senza stravolgere il lavoro fatto, cercando di migliorare in fretta”.

E’ questo il piano dei primi giorni di lavoro di Sinisa Mihajlovic, il neo allenatore del Bologna, che sulla panchina rossoblù debutterà alla guida di una squadra, dopo l’esperienza di secondo di Roberto Mancini all’Inter.

“Sono contento di essere qua: mi hanno dato un’opportunità più unica che rara e farò di tutto per salvare il Bologna. Vorrei anche sottolineare che ieri ho chiamato Arrigoni: mi dispiace sinceramente per quello che è successo, non ho avuto la fortuna di conoscerlo ma tutti mi hanno parlato benissimo di lui; purtroppo anche quello che gli è capitato fa parte del nostro lavoro, ma noi siamo qui in Serie A grazie ad Arrigoni, a cui va il massimo rispetto”.

“Ho un mio credo tattico, ma ne devo ancora parlare con i giocatori: nella mia testa c’è un modulo, ma non significa che sarà sempre quello. Di certo, giocheremo con quattro difensori: questo non cambierà mai”. Per quanto riguarda lo staff tecnico Mihajlovic aggiunge: “Il mio vice sarà Angelo Antenucci, il preparatore atletico Antonio Bovenzi, il preparatore dei portieri Gaetano Petrelli”.

Francesca Menarini: ”Mihajlovic, una scelta condivisa e unanime”
Siamo abituati a fare delle valutazioni, a vagliare una serie di possibilità e, in questo caso, una rosa di candidati: con gioia e orgoglio siamo qui a presentare il nostro nuovo tecnico, Sinisa Mihajlovic. La scelta è caduta su di lui: è stata una scelta unanime della società, condivisa da tutti, da me, mio padre, i dirigenti, il dg Ricci e il ds Salvatori. Abbiamo di fronte un professionista che, se è vero che non ha mai allenato una prima squadra, è anche vero che per due anni ha lavorato al fianco di un grandissimo allenatore e ha avuto l’opportunità di allenare una grandissima squadra. Ci ha convinto la fortissima motivazione che ha dentro di sé, la sua voglia di vincere, la sua grinta straordinaria, pur nella consapevolezza di essere davanti ad una scelta difficile. Il nostro tecnico si trova infatti di fronte a venticinque ragazzi con il morale sotto le scarpe. Ma credo e siamo tutti fermamente convinti che questa persona possa ridare fiducia alla squadra: i ragazzi hanno bisogno di credere nelle loro potenzialità, che io per prima sono convinta esistano”.