In mattinata presso la scuola De Amicis a Bologna è stato presentato il Piano di formazione di educazione motoria per gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria dell’Emilia-Romagna, nato da un accordo innovativo di partnership tra l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e la Scuola Regionale dello Sport del Coni.
Erano presenti il presidente del CONI dell’Emilia Romagna William Reverberi, il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna Luigi Catalano, il dirigente dell’Ufficio Stefano Versari, il presidente e il direttore della Scuola Regionale dello Sport Francesco Franceschetti e Giuliano Grandi, il Coordinatore Regionale di Educazione Fisica Andrea Sassoli, oltre ad una serie di Referenti Provinciali degli Uffici Scolastici Provinciali.
Si tratta di un’intesa, unica nel suo genere nel nostro Paese e già al centro di attenzione da parte delle altre regioni, che permetterà alle due realtà, che da sempre si occupano dell’aggiornamento e della creazione di corsi per chi lavora in ambito scolastico, di unire le forze per mettere al centro i ragazzi e i docenti.
Un pool di sei esperti creato dalla Scuola Regionale dello Sport e dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, ha progettato un format condiviso per andare incontro alle nuove esigenze del mondo della scuola.
Prendono il via in questi giorni, e per la durata di tutto l’anno scolastico, quattro progetti formativi, realizzati in ogni provincia grazie alla consulenza di staff provinciali:
– Corso per educatori di attività motoria e Giocosport nella scuola primaria
– Corso di aggiornamento per educatori di Scuola d’infanzia
– Corso di aggiornamento per educatori di Scuola Primaria
– Corso di formazione per Referenti di Circolo e dei Progetti di Attività Motorie e Giocosport
In tutto saranno realizzati a livello regionale 36 corsi, destinati ad un migliaio di docenti che, seguiti dai maggiori esperti del mondo sportivo e della scuola, potranno cogliere questa opportunità all’interno del monte ore disponibile per ogni insegnante per l’aggiornamento.
Le prime esperienze tenute a Forlì, Modena e Ferrara hanno dato risultati di partecipazione oltre le più rosee aspettative, segno che le tematiche proposte e la qualità dei docenti sono andate incontro alle aspettative di chi deve operare in un mondo scolastico in continua evoluzione.