“Riceverò una rappresentanza di studenti che mi esporrà ampiamente le loro posizioni”. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha risposto ai giornalisti che a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Bocconi gli hanno chiesto un commento sulle proteste degli studenti per i tagli all’università.
Sono tanti i curiosi che hanno sfidato la pioggia pur di guardare l’arrivo del presidente Napolitano. Decine di studenti, ma nessuna protesta. Solo 3 ragazze sono spuntate da un balcone di fronte alla nuova sede universitaria e hanno esposto due striscioni: “Contro la privatizzazione del sapere” e “Genitori per la scuola pubblica”. Poi, hanno urlato pochi slogan contro la riforma voluta dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Non sono scesi in piazza, invece, gli studenti universitari che fino a ieri hanno protestato contro la legge 131. I ragazzi stanno svolgendo lezioni all’aperto in Galleria a Milano.
I rappresentanti degli studenti della Bocconi hanno consegnato una lettera al capo dello Stato. ”Abbiamo deciso di scriverLe questo messaggio – si legge nella missiva – mossi dalla sua richiesta di ‘superare il clima di pura contrapposizione e aprirsi all’ascolto delle rispettive ragioni’, consapevoli del fatto che il dibattito in corso sul futuro dell’università e della ricerca in Italia sia cruciale per il nostro futuro di cittadini. Seppur provenienti da esperienze e sensibilità molto diverse – continua – , condividiamo l’urgenza di agire per risolvere i problemi dell’università italiana. E’ nostra ferma convinzione che il sistema universitario italiano sia in profonda crisi e che questo stato di difficoltà sia strettamente connesso al destino del nostro Paese’.
‘All’uscita Napolitano è stato accolto da un applauso di alcuni studenti e della gente. Nel pomeriggio alla sede dell’università Statale di Milano incontrerà alcuni rettori degli atenei del capoluogo lombardo.
Fonte: Adnkronos