Ascoltare dischi come Between Trains di Graziano Romani fa bene all’anima, quell’anima che ogni rocker si porta dentro. A distanza di sette anni dal favoloso Soul Crusader, il rocker emiliano ci presenta un altro disco di cover: ma se là era il solo Bruce Springsteen l’artista da omaggiare, qui ne troviamo tredici, tredici come le canzoni proposte, costante dei suoi dischi di questo terzo millennio.
Dopo la fine dell’esperienza con i Rocking Chairs e la conseguente pubblicazione di Adios, primo dei suoi dischi cantati in italiano, nella seconda metà degli anni novanta aveva già messo in cantiere (con i Megajam 5 e i Souldrivers) progetti simili, ma i risultati ottenuti con Between Trains superano di gran lunga quelli già lusinghieri ottenuti allora.
Si, perché in questi anni Graziano è cresciuto, ha ritrovato coraggio e confidenza nello scrivere canzoni di suo pugno, ed ha inanellato una serie di albums a dir poco strepitosa, giunta al suo culmine con Painting Over Rust nel 2006 e con Tre Colori l’anno successivo, dove “riportando tutto a casa”, tornava a cantare in italiano: ma forse sentiva ancora il bisogno di guardarsi un poco indietro, e di regalarsi/regalarci questa nuova opera.
Il bello è che sembra un disco suo, tale è la coesione dei brani scelti, da Real World (rieccolo, il Boss) a Wichita Lineman di Jimmy Webb, a Brand New Day del grande Van Morrison. Mettere in fila una simile serie di artisti non è impresa facile per nessuno, ma Graziano è il miglior cantante italiano in assoluto e con la sua voce sempre in bilico tra rock e soul, riesce ad equilibrare tra loro canzoni dalle più diverse estrazioni. Don’t Fall Apart On Me Tonight (Bob Dylan) su tutte, ma pregevolissime risultano cover inusuali (soprattutto per una voce maschile) quali Last Chance Lost (Joni Mitchell) e The Living End (Judee Sill), come pure Sound Of Free di Dennis Wilson, Mutineer di Warren Zevon e White Shadow di Peter Gabriel. Di rilievo anche la personalissima interpretazione che Romani dà di Struggling Man di Jimmy Cliff e Between Trains di Robbie Robertson.
Apprezzato da artisti del calibro di Ian Anderson, Elliott Murphy e Dirk Hamilton, e seguito dai fedeli ‘Spiriti Liberi’ (paragonabili ai Deadheads dei Grateful Dead, o ai Rusties di Neil Young…), Graziano Romani aggiunge un altro tassello prezioso alla sua discografia.
Sabato 1 novembre all’Auditorium Parco Matilde, a Carpineti, alle ore 22, Romani – insieme ai valenti musicisti della sua band – presenterà dal vivo il nuovo album, oltre ad una scelta delle sue migliori canzoni in inglese: l’entusiasmo e l’emozione sono assolutamente garantiti, grazie all’intensa personalità del sound dell’artista emiliano, sarà quindi un evento davvero imperdibile, per tutti i seguaci del ‘vero rock’ e della musica dell’anima.
Info: sito ufficiale Graziano Romani.