La crescita della popolazione minorile, dopo che nel decennio 1996-2006 le nascite sono aumentate di oltre un migliaio all’anno con un bambino ogni cinque nato da almeno un genitore straniero, fa da scenario al convegno dedicato a “Benessere e diritti dei bambini e degli adolescenti” promosso dalla Provincia di Modena e al quale interverrà Cristoph Baker, assistente del direttore generale di Unicef Italia e responsabile nazionale dell’associazione Città amiche dei bambini e degli adolescenti.
L’iniziativa si svolge domani, mercoledì 29 ottobre (ore 15, sala del Consiglio provinciale in viale Martiri della Libertà 34), e offre l’opportunità per «fare il punto sulla condizione delle bambine e dei bambini in vista della prossima programmazione triennale 2009-2011 dei servizi sociali della provincia» annuncia Maurizio Guaitoli, assessore provinciale alla Sanità, alle politiche sociali e alle famiglie sottolineando come «da una ricognizione dei dati emerge un quadro incoraggiante sulla promozione del benessere dei nostri giovani a partire dagli indicatori sull’accoglienza alla vita, sulla frequenza alle scuole dell’infanzia, all’indice di scolarità delle superiori e dall’enorme offerta di attività culturali e sportive». Per Guaitoli «lo sforzo che il sistema pubblico e il privato sociale mettono in campo ha prodotto una nuova generazione di giovani in grado di confrontarsi alla pari con la migliore gioventù europea».
Al convegno intervengono anche Maria Teresa Tagliaventi, del comitato tecnico scientifico del Centro nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, e Maura Forni, dirigente del servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza della Regione Emilia Romagna.
In provincia di Modena la popolazione minorile è in crescita: significativo è l’incremento delle nascite che passa dai 5.005 bambini nel 1996 ai 6.703 nel 2006. Componente fondamentale di questa crescita sono i bambini nati da almeno un genitore straniero che rappresentano oltre il 20,5 per cento dei nuovi nati nel 2006 (nel 1996 erano il 6,3 per cento).
Analizzando le classi di età emerge un aumento significativo nella popolazione nella fascia tra 0-17 anni che passa dalle 88.960 unità nel 1996 alle 108.754 del 2006, rappresentando così il 16,2 per cento della popolazione complessiva. All’interno di questa fascia, gli adolescenti (11-17 anni) costituiscono il 6,1 per cento del totale della popolazione.