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Sassuolo: Patrizia Barolini sulla manifestazione “Salva l’Italia”

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L’appuntamento di sabato 25 ottobre a Roma per la manifestazione “Salva l’Italia” rappresenta uno dei momenti più alti della democrazia in questo paese. Sabato, non potendo purtroppo partecipare, sarò a Roma col cuore ed auspico che tantissime persone riusciranno a partecipare alla manifestazione, anche se solo a titolo personale, anche se non iscritte al Pd, perché essa rappresenta un momento alto di collaborazione tra cittadini: i cittadini che ancora credono nel valore della democrazia e nell’importanza della scuola e della formazione.


Non è indispensabile essere iscritti ad un partito per capire quanto sia importante un’istituzione come il tempo pieno, alla quale tutt’Italia ha lavorato per dare la possibilità a tutti, ai figli di tutti, di poter godere di un’istruzione libera e gratuita, togliendo le disparità dettate dalle classi sociali; non è indispensabile avere la tessera di un partito per condannare il modo antidemocratico con cui si vuole annullare il diritto degli studenti di organizzarsi e manifestare con quello che ritengono ingiusto.
Ci si lamenta spesso della “fuga dei cervelli”, con ricercatori che abbandonano l’Italia per andare là dove sapranno essere valorizzati. Con i tagli alla scuola, agli atenei, agli istituti, saranno sempre più i ricercatori che abbandoneranno un Paese il cui Governo, coi fatti, dimostra di non credere in loro.
Questi sono i motivi principali per cui è fondamentale, sabato 25 ottobre, partecipare alla manifestazione “Salva l’Italia” : sono felice del fatto che saranno tanti i sassolesi che raggiungeranno la capitale, mi auguro che questo possa rappresentare il primo passo verso l’unità di quel centro sinistra che vuole arginare la deriva estremista del centro destra.
Spero vivamente che, tra gli argomenti della manifestazione romana, trovi spazio e risalto anche l’enorme problema dettato dai quei sentimenti di latente razzismo che pare stiano affiorando nella nostra società, esasperati dagli atteggiamenti di diversi esponenti politici oggi al Governo.

(Patrizia Barbolini)