Home Sassuolo Chilometri di asfalti con materiali speciali e migliorativi a Sassuolo

Chilometri di asfalti con materiali speciali e migliorativi a Sassuolo

# ora in onda #
...............




Al rientro dalle vacanze e fino ad oggi Sassuolo è stata in buona parte riasfaltata e strade e marciapiedi sono stati resi funzionali e scorrevoli, nelle zone più centrali ma anche sulle vie a scorrimento veloce. Gli asfalti posati da settembre a oggi riguardano via Mazzini e via Fossetta (in fonoassorbente speciale), la Pedemontana, via Radici in Piano, via Agnini, Giovanni XXIII, Valle ‘Aosta, Ancora, Dunant, un tratto di via Matteotti, via del Poggiolo, Case Buccelli, Vandelli, Marzabotto, Borgo Venezia, Caduti, Mantegna, Milano, Leoncavallo, Saba, Foscolo, Pretorio, la rotatoria di via Indipendenza, via Palestro, Parma, la circonvallazione dal sottopasso di Braida al cavalcavia da Verrazzano, i parcheggi di via Refice e presso il nido Parco.

Rifatti anche numerosi marciapiedi: di rilievo il lavoro sul lunghissimo pedonale di via Torino, completamente risistemato e allargato senza danni per nessun albero; poi via Milano, Genova, Novara, Gorizia, Mazzini e Fossetta.
“Oltre alla rilevanza delle opere compiute in meno di due mesi – ricorda l’assessore ai lavori pubblici Sandro Morini – va sottolineato che diversi lavori sono stati realizzati con materiali, tecnologie e scelte innovativi, con miglioramenti a livello di impatto ambientale, abbattimento dell’inquinamento acustico, sicurezza dei cittadini”.
Su via Fossetta e via Mazzini per esempio è stato utilizzato conglomerato drenante e fonoassorbente.
Costituito da rocce di natura porfirea che presentando una elevata rugosità superficiale rallentano l’usura del sasso sotto l’azione del traffico e mantengono la coesione con il legante bituminoso più a lungo, offre anche maggior ritorno elastico e conferisce al materiale una resistenza maggiore alle alte e basse temperature allungandone la vita utile. L’elevata percentuale di vuoti intergranulari favorisce lo scarico della pressione dei pneumatici in basso e lateralmente invece che in superficie elevando il livello di “fono-assorbenza” che su via Mazzini è stata misurata in un guadagno di circa 5 dBA (significa che il rumore da traffico veicolare è diminuito quasi del 70%).
La porosità del materiale consente un miglior deflusso anche delle acque, migliorando la visibilità durante la guida e la tenuta di strada. Si riduce notevolmente il fenomeno dell’acquaplaning e lo spazio di frenata.
– Sulla Pedemontana e su via Radici in Piano l’ultimo intervento, va fatto notare, è stato realizzato interamente in orario notturno, vista la criticità delle arterie sotto l’aspetto del traffico. Si è lavorato dalle 20 alle 5 per impattare il meno possibile sulla intensa viabilità diurna.
– In via Repubblica è stato utilizzato un tipo di conglomerato bituminoso ancora diverso, modificato “tiepido”.
La tecnologia legata alla modifica dei bitumi e l’aggiunta di nuovi materiali ha portato alla produzione di un tipo di bitume che consente una lavorabilità anche a soli 100 gradi (contro gli abituali 140), con numerosi vantaggi, tra cui un netto abbattimento di fumi e odori (siamo in zona densamente residenziale), forti riduzioni (60%) delle emissioni di ossidi di azoto (un contributo agli obiettivi del protocollo di Kyoto), circa il 50% in meno di composti organici volatili (polveri e particolato) e circa un 30% in meno di CO2.
Abbassare le temperature di produzione del conglomerato porta inoltre a parallele riduzioni dei consumi energetici di processo, di un 35% circa.
La bassa temperatura di stesa accelera i tempi di riutilizzo della superficie, rende possibile la posa anche in presenza di condizioni climatiche critiche, garantisce alte prestazioni in termini di resistenza e durata.
– Innovazioni anche nei materiali per i passaggi pedonali, con pittura bicomponente che include una miscela di materiali che forniscono resistenza, un legante, pigmenti che danno il colore al prodotto) e microsfere di vetro che, immerse al 60% nel materiale, generano la retro riflettenza; il tutto viene miscelato con un attivatore che ha lo scopo di solidificare il materiale.
La superficie della segnaletica eseguita con questo sistema si presenta molto
irregolare e, quindi, non sdrucciolevole; offre alta visibilità notturna anche in caso di strada bagnata o pioggia, ha un indice di invecchiamento e di decadimento di visibilità quasi nullo, è sicura nell’applicazione, ha un alto potenziale fotometrico, è insensibile ai cambiamenti climatici, non richiede manutenzione, non contiene sostanze tossiche.