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Sassuolo: resoconto Consiglio comunale del 22 ottobre

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La prima parte del consiglio comunale di ieri sera, 22 ottobre, è stata interamente dedicata al progetto di recupero di Villa Giacobazzi nel parco Vistarino, illustrato dall’architetto Francesca Vezzali, in rappresentanza dell’intero team che ha elaborato il progetto vincitore del concorso indetto per il recupero di questo luogo storico e importantissimo per Sassuolo. La destinazione d’uso è già nota, perché è stata presentata anche alla cittadinanza: biblioteca ragazzi, caffetteria, spazi per iniziative culturali.

L’assessore ai lavori pubblici Sandro Morini introducendo l’architetto Vezzali ha brevemente ricordato le varie fasi di acquisizione e recupero della villa (dalla tassa di scopo del 1994 al concorso di progettazione del 2004 fino al progetto preliminare del 2007 e definitivo-esecutivo del 2008). I tempi di lavorazione dovrebbero prevedere l’inizio dei lavori nel marzo 2009 e la loro conclusione nel settembre 2011. Visto l’interesse e la passione che la villa ha suscitato ogni volta che se ne è parlato nei sassolesi, la decisione, ha detto Morini, è quella di adottare una forma di “cantiere aperto”, con ripetute occasioni in cui i cittadini potranno seguire il recupero e conoscere i progressi delle opere.
Inoltre Morini ha mostrato la lettera recentissima con cui la Fondazione Cassa di risparmio di Modena ha approvato il contributo di 1,5 milioni di euro per la realizzazione della villa, il cui costo complessivo previsto supera di poco i 3 milioni.
L’architetto Vezzali ha parlato di una scelta lungimirante da parte del Comune di Sassuolo, di connettere il recupero della villa e del parco, di unire la valorizzazione e l’attività culturale, infine di indire un concorso di idee in cui venisse ricercato un team di lavoro qualificato su più discipline. In effetti per concepire il progetto della biblioteca ragazzi e delle altre destinazioni d’uso previste per la villa, oltre agli architetti, il team vincitore ha incluso consulenti esperti in materia di parchi, biblioteche, pedagogia, restauro.
A proposito del parco, oltre a un ulteriore potenziamento della “rete” verde che lo collega naturalmente al vicino parco Ducale, c’è l’intenzione di recuperare in alcune aree l’antica conformazione di parco-campagna che l’area aveva nell’antichità.
E’ prevista inoltre l’apertura di un nuovo accesso su via Marini.
Per quanto riguarda la villa il progetto prevede la biblioteca al primo piano, secondo e altana (destinata principalmente alla musica), l’archivio nell’interrato, caffetteria, enoteca, spazi per iniziative e reading al piano terra insieme a un’ala destinata a laboratori aperta sull’esterno ma allo stesso tempo collegata alla biblioteca del piano superiore.
Ci sarà un ingresso principale davanti, un ingresso con rampa ed elevatore per disabili e carrozzine sul retro, poi altri accessi dalla parte della caffetteria, anch’essa aperta sul parco, e dei laboratori.
Il restauro, ha spiegato l’architetto Vezzali, ha l’obiettivo di non “sviscerare” il bene, ma di valorizzarlo. La biblioteca è un intervento abbastanza pesante per carichi e impiantistica. La scelta è stata quella di disporre i massimi carichi al primo piano in zona centrale e nel sotterraneo per quanto riguarda l’archivio, da 8mila volumi (dove ci sarà il massimo grado di sicurezza antincendio). Il progetto è sufficientemente flessibile perchè i restauri devono prevedere anche possibili destinazioni d’uso diverse del futuro.
Altre opere esterne ma connesse alla villa saranno la fornace (complementare ai laboratori di lavorazione della creta) e la centrale termica, la casa del custode, che sarà nella parte dell’ingresso da via Leoncavallo e sarà integrata con attenzione nel parco, con copertura verde.
L’idea del cantiere aperto avrà lo scopo di far conoscere i progressi della realizzazione, ma offre anche la possibilità di attività didattiche per scuole di restauro o edili.
Chiusa la relazione dell’architetto Vezzali, è stata offerta ai consiglieri comunali la possibilità di porre domande.
Claudia Severi di Forza Italia Pdl ha chiesto lumi sui sistemi di sicurezza necessari vista la tendenza al vandalismo nei parchi sassolesi; ha chiesto inoltre di sapere cosa ne è stato delle statue che adornavano il viale d’accesso, più volte danneggiate, e informazioni sui costi, auspicando che per la villa ci sia anche la possibilità di qualche fruizione a pagamento che sia ritorno economico.
Claudio Lodesani del Pd ha chiesto più informazioni sul progetto per il parco, garanzie perché il progetto della villa non sottragga neanche un metro allo spazio verde e uno studio attento che eviti la perdita o eliminazione di specie arboree o floreali presenti nel parco.
Luca Caselli di An Pdl ha chiesto massima attenzione nella gestione dei luoghi storici di Sassuolo, considerando finora deficitaria la manutenzione e il controllo sul parco Vistarino, ma richiamando anche l’attenzione sul Politeama, un’altra storica struttura in forte degrado.
Mario Cardone del Gruppo misto ha chiesto che questo progetto sia coordinato con quelli già esistenti di manutenzione del parco, in modo da evitare sovrapposizioni e scelte in contrasto fra loro, e di usare molta prudenza su qualunque ipotesi di taglio di piante.
Massimo Benedetti dei Popolari liberali ha chiesto ulteriori informazioni sui sistemi di sicurezza e obiettato sulla eccessiva modernità dei restauri.
Ugo Liberi di Forza Italia Pdl si è detto preoccupato per il recupero degli affreschi, che con la villa adibita a luogo pubblico saranno a costante rischio di danneggiamento.
L’architetto Vezzali ha fornito diverse risposte: sulla sicurezza, oltre a essere presenti tutti i sistemi di allarme e videosorveglianza per tutti gli accessi alla villa, l’architetto ha ricordato che ci sarà un custode del palazzo e del parco, che dalla casa del custode avrà il controllo sugli accessi. In più ha ricordato che la stessa rivitalizzazione e presenza costante in tutti gli orari di persone prevista dalla destinazione d’uso è uno dei migliori rimedi contro le presenze indesiderate. L’apertura e valorizzazione di spazi come questo crea vita ma anche rigore e rispetto per il luogo. Ha comunque ammesso che sono scelte che comportano anche una certa dose di rischio da mettere in conto.
Ha assicurato grande impegno nella valorizzazione e nel rispetto del verde e massima cautela su tagli e piantumazioni, tenendo però conto anche di un criterio di selezione delle specie congrue al luogo e alla migliore crescita in questo spazio.
Ha dato informazione del fatto che le statue, dopo un paio di restauri e tentativi di risistemazione al loro posto frustrati da nuovi vandalismi, sono state smontate e messe in sicurezza nei magazzini comunali e che sarebbe una sfida importante e coraggiosa quella di ricollocarle in caso di ritrovata sicurezza nel futuro.
Riguardo alla eccessiva modernità dei restauri l’architetto Vezzali ha spiegato che la filosofia base seguita è quella di recupero dell’esistente ogni volta che è possibile, di sostituzione nel caso di eccessivo danneggiamento o totale distruzione, con elementi il più possibile minimali.

Chiusa la lunga parte illustrativa su Villa Giacobazzi, si è passati alle interrogazioni
Luca Caselli, di Alleanza Nazionale Pdl ha chiesto informazioni sui murales di via Circonvallazione 189 e sulle dichiarazioni secondo cui si sarebbe trattato di un’iniziativa a costo zero. Ha chiesto di sapere se l’affermazione corrisponda a verità, sottolineando di avere informazioni diverse in merito, chiedendo quindi chi ha pagato i costi relativi al colore utilizzato e ai ponteggi allestiti per le opere, chiedendo anche infine se non ci siano stati contrasti in giunta sulla scelta di questa iniziativa.
Ha risposto l’assessore Sandro Morini il quale ha affermato che, attenendosi ai fatti e ai documenti, non esiste nessuna delibera di spesa per questa iniziativa né a carico del Comune né di Sgp e che un approfondimento ha consentito di appurare che l’associazione Duplex si è fatta carico di questi costi.
Caselli si è dichiarato insoddisfatto della risposta e si è riservato di dimostrare in futuro che gli acquisti sono stati effettuati da un dirigente comunale.

Il consigliere della Lega Gian Francesco Menani ha interrogato invece la giunta sulla mancata consegna al Ministero della funzione pubblica dell’elenco degli incarichi e consulenze esterne, che doveva essere pubblicato sul sito del Ministero, dal quale invece è arrivata notizia dell’assenza del documento sassolese. Una mancanza che secondo la legge imporrebbe di non assegnare per l’anno successivo incarichi di questo tipo. Menani ha sottolineato come l’inadempienza a questa disposizione comporti poi per l’amministrazione il risarcimento delle spese sostenute senza averne facoltà e come si configurino un danno all’erario e un danno da disservizio per incarichi non necessari.
Ha risposto l’assessore Morini che ha informato che nel 2008 sono stati assegnati incarichi esterni solo dopo l’approvazione del relativo programma da parte del consiglio comunale, quindi a partire dal luglio 2008. Gli elenchi vengono pubblicati dal ministero ogni sei mesi per il semestre precedente e quindi non esiste elenco per la prima metà del 2008; nel prossimo semestre ci saranno invece gli incarichi relativi alla seconda metà del 2008. Quanto all’elenco del 2007 l’invio non ha avuto buon fine per mancata ricezione da parte del Sito del Ministero della funzione pubblica e quindi si è passati dall’invio telematico a quello manuale. Morini ha anche sottolineato che le numerose modifiche procedurali che periodicamente vengono decise su questa materia finiscono per comportare a volte disfunzioni.
Insoddisfatto della risposta il consigliere Menani, soprattutto per la necessità di ricorrere al sistema manuale in un’era che offre tutte le possibilità telematiche.

Il consigliere del Pd Massimiliano Righi ha interrogato la giunta a proposito della gestione degli spazi pubblicitari e cartellonistica sul territorio sassolese, notando che non c’è ricerca del miglior servizio e funzionalità. I manifesti vengono affissi in spazi non definiti, spesso murari, dai quali si staccano, non c’è attenzione a creare un sistema funzionale nonostante la pubblicità sia di sicuro interesse per tante aziende e infine bisogna recarsi a Maranello all’ufficio unico per pagare la necessaria tassa. Righi ha chiesto una migliore organizzazione degli spazi per le affissioni e nuove strategie che offrano possibilità accattivanti in grado di interessare le aziende.
Ha risposto l’assessore Morini: negli anni la pubblicità cartellonistica è stata sempre regolamentata in modo molto rigoroso e ristretto. Negli anni novanta è stato elaborato un progetto di affissioni differenziate con pannelli definiti da colori diversi, ma poi il piano è rimasto in buona parte inattuato e oggi ci troviamo di fronte ad alcuni pannelli ma in generale a una situazione di degrado. La giunta, ha spiegato Morini, sta attuando in questo periodo una revisione di questa materia e in particolare del regolamento, verso una nuova forma che prevede che il concessionario degli spazi debba destinare una parte del ricavato alla gestione, manutenzione e miglioramento del servizio. E’ stato poi effettuato qualche intervento puntuale, come la valorizzazione delle paline alla fermata degli autobus, nuovi spazi che sono risultati graditi. Per gli spazi destinati a cartelloni 6×3 invece è stata bandita la gara che è andata due volte deserta. Si sta perciò revisionando l’offerta prevedendo meno lotti e ridefinizione dei prezzi.
Righi si è dichiarato soddisfatto della risposta, manifestando apprezzamento per lo sforzo fatto.

La successiva interrogazione era ad opera del consigliere Claudia Severi, Forza Italia Pdl, a proposito del rincaro dei servizi cimiteriali (acqu8isto di loculi e tombe di famiglia), che dal 2006-2008 risulterebbero aumentati dell’80% circa. La consigliera Severi ha sottolineato il grave disagio per le famiglie, accresciuto dal coinvolgimento emotivo che in situazioni luttuose è più forte. Ha chiesto se l’aumento è reale, come si giustifica e di capire i meccanismi che l’hanno determinato oltre a conoscere la progressione degli incrementi.
Ha risposto l’assessore Morini, rimandando i numeri più completii alla richiesta risposta scritta. Morini ha ricordato che il listino prezzi per questi servizi viene stabilito dal consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio nella parte riguardante i servizi a domanda individuale. Ha ricordato che i loculi vengono acquistati in concessione per 30 anni e le tombe di famiglia per 99 anni. Sul prezzo, ha detto, incidono il costo di costruzione e quello di manutenzione, non ci sono ulteriori spese durante la concessione, eccetto quelle per le lampade votive. Al momento del conferimento dei servizi cimiteriali a Sgp, ha ricordato Morini, la copertura dei costi reali era del 40%, più bassa di ogni Comune del comprensorio e anche di Modena. In sede di bilancio si è fatta la scelta di aumentare progressivamente la percentuale di costi coperti dalle tariffe, riallineandosi alle realtà vicine. Oggi siamo a una copertura dei costi pari al 55%, con un aumento del 15% quindi. Trattandosi di una percentuale sui costi di costruzione e manutenzione del servizio ed essendo fortemente aumentati gli investimenti e spese in questo ambito, il costo per il cittadino risulta fortemente accresciuto. Nel business plan di Sgp fino al 2011, ha spiegato Morini, c’è ancora una progressiva crescita della copertura, che inizialmente era del tutto fuori dai parametri.
Insoddisfatta Claudia Severi, che ha ricordato come in assestamento di bilancio di Sgp si parlasse di aumenti previsti solo in adeguamento agli indici Istat, mentre qui siamo a cifre molto più alte. Claudia Severi ha anche lamentato il fatto che non ci sia stata la dovuta publicizzazione di una scelta che va a pesare così tanto sulle tasche dei cittadini.

Luca Caselli, di Alleanza Nazionale, ha rivolto un’interrogazione alla giunta a proposito dei lavori sul secondo tratto di via Menotti. Ha sottolineato la bellezza dell’intervento, atteso da anni, ma ha poi fatto osservare che la dichiarata compartecipazione della cittadinanza al progetto si è rivelata a suo giudizio inesistente, poichè la scelta successiva di ridurre i posti di parcheggio previsti inizialmente, sta scontentando molti e comunque sta creando fazioni in contrasto all’interno della stessa via. Caselli ha sottolineato come alcune proteste (sulla disposizione delle fioriere) siano già state accolte, ha chiesto quindi con che criterio vengano decise le proposte da accettare e quelle da rifiutare e se ci sia stata reale condivisione delle scelte.
Ha risposto l’assessore Morini, ricordando che i lavori sono stati svolti a regola d’arte, in tempi record e senza soste anche durante il mese di agosto. Ha sottolineato come il progetto nella sua realizzazione abbia stupito tutti, i cittadini per primi, e come si siano moltiplicate le voci che ritenevano non più necessario il passaggio delle auto in uno spazio così rinnovato. Non porsi almeno l’interrogativo, ha detto Morini, sarebbe stato un atteggiamento ottuso. La soluzione ideale a questo punto sarebbe la Ztl totale, ma almeno vogliamo verificare la possibilità di ridurre i posti auto, da 18 a 8, con possibilità da prevedere di sosta notturna per i residenti. Su ogni singola richiesta c’è atteggiamento di massima disponibilità, nella compatibilità con le esigenze collettive, che, ha ricordato Morini, non riguardano solo i residenti o i commercianti di via Menotti, ma tutti i cittadini di Sassuolo. Un’assemblea finale a gennaio chiuderà una breve fase sperimentale e farà il punto finale sulle valutazioni e richieste.
Si è dichiarato insoddisfatto Luca Caselli, sottolineando che il lavoro è bello ma la condivisione non c’è stata e contrariamente a quanto si sostiene non sono tutti contenti.

Dopo il rinvio di un’interrogazione proposta dal consigliere Scalabrini a causa dell’assenza del sindaco, è stata la volta di un’altra interrogazione di Claudia Severi, Forza Italia Pdl, dedicata al Piano provinciale delle attività estrattive. Secondo Severi, si rileverebbe una sovrapposizione fra le aree di escavazione previste da questo piano e i pozzi di riserva di acqua di Sassuolo. Un’eventualità giudicata grave, per cui la consigliera chiede anche perché non ci siano state osservazioni al piano da parte del Comune di Sassuolo, oltre a chiedere lumi sulla possibile pericolosità di queste escavazioni per l’acqua dei cittadini. Ha lamentato infine l’inerzia dell’amministrazione su un problema così importante mentre si fanno campagne presso i cittadini per il contenimento dei consumi di acqua.
L’assessore all’ambiente Giuseppe Megale ha risposto che il piano comunale delle attività estrattive, che si inserisce su quello provinciale, prevede escavazioni per 3 milioni di metri cubi, due dei quali già scavati nell’area 6 di via Ancora. La scelta del Comune è di autorizzare una profondità massima di 10 metri e se non fosse sufficiente per il milione che manca, di reperire il materiale nelle aree limitrofe senza andare più in profondità. Questo mette comunque al sicuro le riserve idriche che si trovano mediamente a 35 metri di profondità, ben al di sotto del livello delle cave. Megale ha chiarito che non sono state rivolte osservazioni al piano provinciale perché un gruppo di tre persone appartenenti agli uffici del Comune di Sassuolo contribuisce direttamente insieme all’ente alla stesura. Ha anche ricordato che i piani di escavazione prevedono tutti i controlli di salvaguardia e tutela ambientale e i ripristini successivi alla fine degli scavi. Infine ha confermato che continueranno le campagne per il risparmio delle risorse idriche.
Claudia Severi si è dichiarata insoddisfatta, ritenendo di non aver ricevuto risposta alle sue domande.

Esautire le interrogazioni il consiglio comunale è stato chiamato a decidere la variante a un piano particolareggiato nella zona via Gramsci/via San Francesco, dove la proprietà ha richiesto di poter scavare un secondo piano di parcheggio interrato e con questa operazione, per garantire le necessarie corsie di deflusso dei veicoli, ha necessità di estensione dell’area interessata, che va a finire sotto al parcheggio pubblico di superficie realizzato all’interno degli oneri di urbanizzazione di questo intervento.

Ruggero Cavani, assessore all’urbanistica, ha riferito delle proposte prese in commissione urbanistica, di autorizzare la variante con la condizione che siano i titolari dell’opera a farsi carico delle manutenzioni future sul parcheggio, anche dopo la cessione in carico al Comune.
All’interno delle discussioni di commissione su questa variante, ha ritenuto di dover sottoporre e approvare anche l’iniziativa di concedere l’abitabilità finale alla realizzazione (e ad altri casi analoghi) solo dopo il conferimento ufficiale delle opere di urbanizzazione al Comune, per evitare le frequenti vacanze di competenza di lottizzazioni mai passate in carico all’amministrazione. Infine la proposta di aggiungere in delibera anche un ulteriore punto a tutela degli alberi, in particolare in questo caso di due piante di alto fusto che sarebbe necessario abbattere e delle quali verrà invece richiesta l’asportazione e trasferimento.
Gabriele Giovanardi del Gruppo Misto su questo punto ha concordato con l’idea di salvaguardia degli alberi.
Gian Francesco Menani della Lega, promotore della proposta di concessione dell’abitabilità solo dopo il conferimento delle urbanizzazioni all’amministrazione, ha dichiarato la sua soddisfazione per aver visto raccolta la sua proposta in sede di commissione.
Massimo Benedetti dei Popolari Liberali si è detto a sua volta d’accordo con l’iniziativa, esortando l’amministrazione a prendere in carico altri spazi dove ancora le competenze non sono definite.
Ugo Liberi di Forza Italia Pdl ha manifestato perplessità sul punto riguardante la salvaguardia delle piante, giudicato un po’ vessatorio.
Mario Vecchi del Pd ha dato atto all’assessore Cavani di aver tenuto conto delle indicazioni emerse in commissione e in particolare di aver rivolto la necessaria attenzione alla salvaguardia degli alberi.
E’ stato posto in votazione prima l’emendamento per cui il lottizzante, prima dell’esecuzione dei lavori, dovrà provvedere alla salvaguardia degli alberi esistenti secondo le disposizioni fornite dall’ufficio comunale competente.
Hanno votato a favore Pd, Partito comunista dei lavoratori, Comunisti Italiani, Uniti per Sassuolo La Margherita, Democrazia è libertà La Margherita, Gruppo Misto, Popolari Liberali, Lega Nord. Contrari Ugo Liberi di Forza Italia Pdl.
Astenuta Alleanza Nazionale Pdl.
L’intera variante al piano particolareggiato così emendata è stata votata da Pd, Comunisti Italiani, Gruppo Misto, Uniti per Sassuolo La Margherita, Democrazia è libertà La Margherita, Popolari Liberali. Astenuti Ugo Liberi di Forza Italia Pdl, Santomauro di Allenza Nazionale Pdl, Rocco Capuozzo del partito comunista dei lavoratori.