Home Modena Nel 2007, in provincia di Modena, 1578 separazioni e 1042 divorzi

Nel 2007, in provincia di Modena, 1578 separazioni e 1042 divorzi

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Sono state 1578 le separazioni definite nel 2007 in provincia di Modena, di cui 1186 consensuali e 392 giudiziali. Quelle sopravvenute sono state 1170, di cui 1047 consensuali e 123 giudiziali. I divorzi definiti sono stati complessivamente 1042, di cui 884 consensuali e 158 giudiziali, quelli sopravvenuti 973 di cui 726 consensuali e 247 giudiziali.

Complessivamente, sia le separazioni che i divorzi sono in crescita rispetto agli anni scorsi anche se non si registra un trend costante, ma alti e bassi da un anno all’altro. Ad esempio, il 2006 pare essere stato un anno più felice per le famiglie del territorio provinciale rispetto ai precedenti, registrando un totale di 2005 separazioni e 1564 divorzi (considerando in entrambi i casi sia quelli definiti che quelli sopravvenuti), cifre sensibilmente inferiori rispetto a quelle del 2005: 2523 separazioni e 1592 divorzi (dati 2007 Tribunale di Modena).
Le famiglie che lo scorso anno si sono rivolte al servizio del Centro per le Famiglie del Comune di Modena sono state 84, con una sostanziale stabilità rispetto agli anni precedenti, di cui 44 hanno attivato il servizio di mediazione, 25 quello di consulenza. I colloqui svolti sono stati 480, di cui 310 di coppia e i rimanenti con singoli genitori, e 105 sono stati gli incontri di gruppo tra genitori. A Carpi le famiglie che hanno chiesto l’intervento del Centro per le Famiglie sono state 45, di cui 29 hanno avviato l’attività di mediazione e 7 di consulenza. I colloqui svolti sono stati complessivamente 138, mentre nell’Unione Terre di Castelli le famiglie che si sono rivolte al servizio sono state 22, 8 per mediazioni e 5 per consulenze, con un totale di 86 colloqui. L’accesso a questi servizi avviene prevalentemente su iniziativa autonoma (Modena 56, Carpi 33, Terre di Castelli 22), spesso attraverso conoscenti, ma rimane una quota di persone che accede al Centro su indirizzo di servizi sociali, psicologici o dell’avvocato. Le ragioni che spingono coppie o singoli a rivolgersi al Centro per le Famiglie sono diverse, dalla pura richiesta di informazioni ai problemi di relazione con i figli, dalla necessità di definire accordi separativi alla mancata condivisione di tali accordi. Le madri e i padri che ricorrono a questi servizi hanno per la maggior parte tra i 35 e i 45 anni, sono coniugati o separati legalmente e svolgono prevalentemente attività impiegatizie. I loro figli hanno prevalentemente dai 6 ai 10 anni, non sono pochi però nemmeno quelli al di sotto dei 6 anni e non mancano quelli dai 10 in su. Nei casi di famiglie separate, molto spesso è la madre a decidere per la separazione, quando non arrivano entrambi a optare per questa soluzione, e l’affidamento dei figli è principalmente condiviso o lasciato alla madre. In regione Modena arriva seconda solo a Ferrara per numero di famiglie trattate e colloqui svolti, con uno scarto minimo (dati ufficiali Regione Emilia Romagna).

Avvocati, mediatori familiari e operatori sociali insieme
Avvocati, mediatori familiari e operatori sociali per la prima volta si uniscono per mettere in rete le proprie competenze sui temi della separazione, del divorzio e della mediazione familiare. E’ questo l’obiettivo del percorso di formazione “Il linguaggio degli affetti, il linguaggio dei diritti” e organizzato dal Centro per le Famiglie del Comune di Modena, e progettato dal Centro per le Famiglie di Carpi, Formigine, Fiorano, Maranello, Sassuolo, dell’Unione comuni modenesi Area Nord e dell’Unione Terre di Castelli, dall’Ordine degli Avvocati di Modena e dal Centro di Consulenza per la Famiglia di Modena.
Nel corso degli ultimi decenni, è aumentata costantemente l’attenzione rivolta alla separazione e al divorzio, fenomeni in continua espansione, ancor più nel caso in cui la coppia che si divide abbia uno o più figli. Si tratta di eventi complessi e delicati che coinvolgono adulti e bambini, si svolgono in un tempo prolungato e possono dare luogo a diversi sviluppi. In questo scenario particolare rilievo assumono le figure che forse sono le più coinvolte nel processo separativo e le più prossimali agli adulti/genitori che decidono di interrompere il cammino comune. Proprio per questi motivi, è utile che le figure professionali più vicine, appunto l’avvocato, il mediatore familiare e l’operatore sociale, l’uno più abituato a occuparsi di diritto, l’altro più di affetti, si riconoscano reciprocamente e cerchino di comprendere i rispettivi linguaggi. Conoscersi di più, quindi, per potere integrare meglio questi contributi professionali finalizzati al buon esito della crisi familiare e alla riorganizzazione delle relazioni genitori-figli dopo l’evento separativo.
“In questo momento in cui le relazioni personali si stanno sempre più allentando – afferma l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Modena Francesca Maletti – il Comune organizza corsi per fidanzati affinché siano più consapevoli nel momento in cui contraggono il matrimonio, e corsi di formazione come questo per i diversi operatori che coadiuvano la famiglia nei momenti dolorosi della separazione”.
Saranno 110 gli avvocati iscritti all’Ordine di Modena, i mediatori familiari dei Centri per le Famiglie della regione e gli operatori sociali dei servizi pubblici di Modena e provincia, che prenderanno parte, 22 per volta, alle cinque edizioni del percorso di formazione, modulato in 4 incontri di 4 ore ciascuno. In ogni lezione dopo una prima introduzione teorica seguiranno esercitazioni di gruppo condotte da operatori. I temi in programma sono “La coppia genitoriale: la gestione del conflitto in ambito di separazione, con Irene Bernardini, psicologa, mediatrice familiare, e presidente di ‘SpazioMeF- mediazione familiare e dintorni’; “I bisogni relazionali degli adulti/genitori e la tutela del cliente”, con Fulvio Scaparro, psicoterapeuta, mediatore familiare, e direttore scientifico dell’Associazione GeA-Genitori Ancora; “I bisogni e le emozioni dei bambini/ragazzi/figli e la tutela del minore”, con Massimo Camiolo, psicologo e psicoterapeuta, ‘già’ Giudice onorario del Tribunale dei Minori di Milano; “Interazioni e prospettive di dialogo tra specifiche professionalità che si occupano di famiglie: avvocato, mediatore familiare, operatore sociale”, con Alberto Mascia, conciliatore professionista e negoziatore Socio fondatore e consigliere FormaMed srl, e con Salvatore Coniglio, mediatore familiare e responsabile di Credomef. Si parte a Modena domani pomeriggio, 24 ottobre, alla Casa delle Culture, l’edizione successiva si svolgerà a fine novembre a Vignola, a Carpi avrà luogo in gennaio, a Sassuolo in febbraio e a Mirandola in marzo.
L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Emilia Romagna e dal Centro di Documentazione Regionale sulla Mediazione familiare del Consorzio per i Servizi sociali di Ravenna. La partecipazione degli Avvocati all’iniziativa darà diritto a 4 crediti per ogni giornata, validi per la formazione continua. Visto il successo dell’iniziativa, che ha raccolto un alto numero di adesioni, gli enti promotori valuteranno la possibilità di una nuova edizione per l’anno prossimo.