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Abbado sabato a Bologna con 930 esecutori e… Benigni

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Per il concertone di sabato prossimo – alle 18 al Paladozza di Bologna – Claudio Abbado metterà assieme 930 esecutori suddivisi tra 623 voci bianche, 150 coristi adulti e 157 strumentisti, l’equivalente del pubblico che in genere assiste ad un concerto sinfonico nei teatri italiani.


L’appuntamento è stato fortemente voluto dall’ex direttore del teatro alla Scala e dei Berliner Philharmoniker, sempre attento alle problematiche musicali dei giovani, su sollecitazione di Luigi Berlinguer, presidente del Comitato Nazionale per l’Apprendimento della musica nelle scuole. E infatti proprio da 40 scuole dell’Emilia Romagna, attraverso il concorso ‘Un coro in ogni scuola’, sono stati selezionati i baby
coristi che andranno ad affiancare altri due cori di voci bianche, quello del teatro Comunale di Bologna e quello del Conservatorio della
Svizzera Italiana.

Da Milano arriverà invece il Coro Sinfonico
Giuseppe Verdi.
Poi, non una, ma ben tre orchestre: tante ne
servono infatti per eseguire il ‘Te Deum’ di Hector Berlioz,autore molto caro a Abbado, che quasi trent’anni fa ne realizzò una delle rare incisioni discografiche. Ecco allora che al fianco della sua Orchestra Mozart il direttore milanese ha
voluto le altre due più importanti formazioni giovanili italiane, la Cherubini di Riccardo Muti e l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole. Solisti saranno il tenore Marius Brenciu e l’organista Iveta Apkalna. Naturalmente un concerto che vede
coinvolti tanti ragazzi non poteva cominciare che con un brano che proprio ai più giovani spiega la musica e gli strumenti dell’orchestra e cioè la favolo musicale ‘Pierino e il Lupo’ di Sergej Prokofiev, in una messa in scena che vedrà di nuovo assieme, dopo quasi vent’anni, Roberto Benigni e Claudio Abbado – l’avevano già fatta a Ferrara nel ’90-
Il comico toscano infatti sarà la voce narrante mentre i solisti dell’Orchestra Mozart daranno vita ai personaggi del celebre racconto.

”Quando mi hanno detto che Claudio Abbado mi cercava – ha spiegato Benigni nei giorni scorsi – credevo mi volesse per il ‘Fidelio’. Mi sono studiato il ruolo di Marcellina negli spartiti originali di Beethoven nella versione del 1805. Poi mi hanno detto che mi voleva per ‘Pierino e il lupo’ che io ho già fatto circa vent’anni fa, diretto dal più grande direttore d’orchestra del mondo. Claudio Abbado si prenderà la responsabilità del confronto. Lavorare col Maestro Abbado per
un cantante o un attore è una delle più grandi gioie del mondo; gli ho detto subito un ‘si’ di petto e visto che lui si farà prestare un’orchestra da Riccardo Muti io ho già chiamato Placido Domingo per farmi prestare il suo frac”.

La serata, per la quale i 4.000 posti sono esauriti, sarà dedicata al Progetto Campus-Expo 2015 dell’Associazione Vidas, a testimonianza di uno straordinario percorso condotto in 26 anni
di sostegno a 21.000 malati terminali a Milano e Provincia, mentre Roberto Benigni rinuncia al proprio compenso a sostegno del progetto ‘Tamino’ dell’Orchestra Mozart, che da tre anni organizza attività di musicoterapia nella Clinica Pediatrica Gozzadini del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.