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Nuove procedure per l’autorizzazione paesaggistica dal 2009

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Nuove procedure, dal 1° gennaio 2009, per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica da parte dei 341 Comuni dell’Emilia Romagna. La Giunta regionale ha emanato una direttiva in cui sono fissati i criteri cui debbono attenersi i Comuni per il rispetto del Codice dei beni culturali e del paesaggio.


Inoltre la Regione dovrà verificare, entro il 31 dicembre 2008, che i Comuni – delegati a rilasciare le autorizzazioni – dispongano di strutture in grado di assicurare un adeguato livello di competenze tecnico-scientifiche e riescano a garantire la differenziazione tra attività di tutela paesaggistica ed esercizio di funzioni amministrative in materia urbanistico-edilizia. I Comuni dovranno inviare alla Regione entro il 30 novembre 2008 tutti gli atti che attestino l’attuazione delle direttive regionali.
“Con questo adempimento, assunto in pieno accordo con l’associazione delle Autonomie locali, si vuole accompagnare adeguatamente i Comuni – precisa Luigi Gilli, assessore alla programmazione e sviluppo territoriale della Regione Emilia-Romagna – in un percorso virtuoso. Percorso rivolto non solo a soddisfare le condizioni di garanzia poste dal nuovo Codice dei Beni culturali e del paesaggio per il mantenimento delle attività delegate, ma anche alla crescita di competenza ed efficienza a favore dei cittadini e del paesaggio regionale”.
La Regione, attraverso le direttive emanate, conferma l’obbligo dell’istituzione da parte dei Comuni della Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio, in quanto tale struttura è l’organo che garantisce l’adeguato livello di competenza tecnico-scientifica necessario per valutare la compatibilità paesaggistica degli interventi di trasformazione nonché la necessaria differenziazione dei procedimenti paesaggistico e edilizio-urbanistico. Infatti, la Commissione deve essere composta da personalità, tecniche e non politiche, che siano adeguatamente competenti in materia di paesaggio.
La Regione, inoltre, richiede ai Comuni di assegnare la funzione di istruttoria delle autorizzazioni paesaggistiche a strutture interne adeguatamente competenti ma anche di individuare due responsabili del procedimento per i differenti procedimenti amministrativi (paesaggistico e edilizio-urbanistico), così da garantire la necessaria differenziazione di funzioni.