Voleva dare un ultimo saluto ad un carabiniere suo conoscente che non vedeva da tempo, e il tentativo di rintracciarlo attraverso il centralino dei carabinieri di Reggio Emilia le ha, di fatto, salvato la vita.
E’ accaduto ieri mattina ad una 38enne di Lainate (Milano) che, verso le 10 ha telefonato ai carabinieri reggiani chiedendo di poter salutare un maresciallo suo amico, che però non è più in servizio nella città emiliana.
La donna ha confidato all’interlocutore – l’appuntato Rocco Perciante – che le aveva risposto con voce amichevole, di aver appena assunto dei barbiturici per togliersi la vita.
L’appuntato ha notato che la voce della donna era fiacca e sonnolenta, e mentre dava l’allarme ai colleghi è rimasto incollato al telefono per tenere sveglia la 38enne.
Un altro carabiniere – il vicebrigadiere Carmelo Marinelli – si è messo intanto in contatto telefonico con la sorella dell’aspirente suicida che si trovava al lavoro, sollecitandola ad accorrere subito a casa.
Un terzo militare – l’appuntato Bernardo De Luca – allertava intanto i carabinieri di Rho, competenti per territorio, invitandoli a intervenire sul posto in cui si trovava la donna.
Così, nel volgere di pochi minuti, giungevano a casa dell’aspirante suicida la sorella, i carabinieri della stazione di Lainate e i sanitari del 118 che soccorrevano la donna trasportandola in ospedale, dove le è stata riscontrata una ‘assunzione incongrua di farmaci’. La donna è ora fuori pericolo.