Il magnate svizzero Stephan Schmidheiny ha offerto un indennizzo agli ex operai della Eternit, o ai loro eredi, che si sono ammalati a causa dell’esposizione alle polveri di amianto. La somma complessiva dipenderà dal numero delle adesioni, ma è previsto un esborso di alcune decine di milioni di euro.
L’offerta è stata fatta attraverso la società Becon A.g. che fa capo a Schmidheiny ed è stata resa nota dall’avvocato che assiste il magnate elvetico che ha precisato che “Si tratta di un offerta di solidarietà slegata dalle vicende processuali del caso Eternit”.
La procura di Torino con Raffaele Guariniello ha infatti chiesto il 10 ottobre scorso il rinvio a giudizio con l’accusa di disastro doloso e omissione volontaria di cautele antinfortunistiche per i vertici della multinazionale Eternit Stephan Schmidheiny e Jean Louis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne, 87enne, barone belga. Nei 200 faldoni della procura si parla di oltre 2.800 vittime di mesoteliomia, asbestosi e tumori polmonari, contratti dopo aver respirato amianto: ex operai degli stabilimenti Eternit di Casale Monferrato, Cavagnolo in Piemonte, Bagnoli in Campania e Rubiera in Emilia Romagna, ma anche abitanti vicino agli stabilimenti.
L’offerta del magnate elvetico riguarda coloro che hanno lavorato negli stabilimenti Eternit italiani dal 1 gennaio 1973 al 4 giugno 1986, o i loro eredi.