Le organizzazioni di volontariato della provincia di Reggio Emilia escluse dal riparto del 5 per mille per motivi formali potranno ricorrere alle vie legali senza spese. E’ quanto ha stabilito il centro di servizi per il volontariato Dar Voce che, in accordo con il Comitato paritetico provinciale presieduto dall’assessore provinciale alla Solidarietà Marcello Stecco e il Movimento del volontariato, sosterrà le spese notarili delle associazioni. Sono decine nella provincia di Reggio Emilia le associazioni che hanno visto svanire nel nulla il 5 per mille a loro destinato da centinaia di cittadini.
“In questo modo viene profondamente svilita la prima forma di finanziamento diretto alle associazioni – afferma l’assessore Stecco – Si tratta di una situazione grave che riguarda sia le organizzazioni sociali che i cittadini che hanno dato loro fiducia, scegliendole come destinatarie del contributo”.
E’ una risposta che DarVoce, Comitato paritetico e Movimento del volontariato, aderendo ad una iniziativa nazionale promossa dal Csv-Net (centro di servizi per il volontariato Net), intendono fornire alle associazioni che hanno visto rigettare la propria domanda per motivi strettamente formali. “È interesse diretto di Dar Voce, Comitato paritetico provinciale e Movimento del volontariato, tenere salvi i principi di un rilevante strumento diretto di sussidiarietà quale si è dimostrato il 5 per mille” ha commentato l’assessore Stecco.
Pertanto, in assenza di un riscontro diretto da parte delle istituzioni competenti, si procederà nel sostenere un ricorso collettivo in sede civile, per ottenere il pagamento del 5 per mille delle associazioni iscritte al beneficio, ma escluse dall’Agenzia delle entrate a causa di errori formali.
DarVoce e Csv-Net stanno già offrendo alle organizzazioni di volontariato il coordinamento necessario per la raccolta dei dati – legali e “storici” di ricostruzione dei fatti – necessari per avviare l’azione legale.