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Consumi e forniture del Comune di Reggio sono ‘verdi’

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Reggio virtuosa in materia di acquisti. È questo il verdetto della giuria del Forum internazionale degli acquisti verdi, che nell’ambito della Fiera di Cremona, venerdì scorso ha attribuito al Comune di Reggio (a pari merito con la Provincia di Torino) il premio CompraVerde per la miglior politica in Italia, messa in campo da una pubblica amministrazione, in materia di acquisti ecologici.

Il Comune di Reggio si è aggiudicato il riconoscimento per l’introduzione di criteri ambientali nelle politiche di acquisto di materiali e per la promozione di comportamenti ecosostenibili sia all’interno dell’ente (con iniziative per favorire il risparmio energetico, ad esempio attraverso l’abbattimento dell’utilizzo della carta) che verso l’esterno, in particolare verso i più piccoli. Nell’ambito del progetto “Raccogliamo miglia verdi”, l’amministrazione ha infatti svolto nei confronti dei bambini delle scuole un’opera di sensibilizzazione per l’adozione di comportamenti virtuosi e l’acquisto di prodotti a marchio ecologico. Un risultato conseguito grazie anche all’azione dei servizi Ambiente e Acquisti del Comune.

Ha ritirato il premio, a nome dell’Amministrazione, l’assessore all’Ambiente e città sostenibile Pinuccia Montanari.
Oltre a Reggio (miglior politica di acquisti verdi, insieme alla Provincia di Torino) sono stati premiati anche i Comuni di Avigliana (miglior bando italiano) e Brescia (miglior politica di acquisti verdi in Lombardia).
Il premio CompraVerde ha l’obiettivo di incentivare, diffondere e valorizzare le migliori esperienze di Green Public Procurement presenti sia sul territorio nazionale che lombardo, all’interno di due sezioni distinte e due categorie di premiazione. Il premio costituisce un riconoscimento assegnato annualmente agli enti pubblici che si sono contraddistinti per aver pubblicato bandi verdi o per aver attuato attività concrete di promozione ed implementazione del Green Public Procurement, quale azione sistematica di introduzione dei criteri ecologici nelle forniture pubbliche. Tra i criteri adottati per valutare le azioni delle pubbliche amministrazioni, obiettivi perseguiti, sistemi di monitoraggio, capacità di coinvolgere altri soggetti (enti, imprese e cittadini) e azioni concrete.

Finanziamento europeo al progetto Reggio
Nell’ambito del programma LIFE + la Commissione europea ha selezionato, e quindi ammesso a finanziamento, un progetto presentato dal Comune di Reggio Emilia denominato LACKS (Local Accountability for Kyoto Goals), finalizzato a predisporre un sistema di contabilità e rendicontazione per gli enti locali delle emissioni di gas serra (Bilancio di Kyoto). Questo sistema è in grado di monitorare l’impatto delle politiche sulle attività locali e a orientare le linee strategiche delle città europee per la lotta ai cambiamenti climatici, nel rispetto dell’impegno degli enti locali che devono contribuire al raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto (riduzione delle emissioni dei gas serra).
Il progetto, che prevede per tutti i partners un budget complessivo di 1.304.758 euro (per il triennio 2009-2011), verrà cofinanziato dalla Commissione europea per il 50% .
Insieme al Comune di Reggio Emilia, che avrà il ruolo di capofila, partecipano al progetto Arpa Emilia-Romagna (cui spetta un ruolo più tecnico, ovvero la predisposizione di un modello di contabilità, monitoraggio e rendicontazione delle emissioni locali di gas serra), il Comune di Padova e i Comuni di Girona (Spagna) e Bydgoszcz (Polonia), legati a Reggio Emilia da patti di gemellaggio.

I partners sperimenteranno l’applicazione del modello di contabilità a livello locale per arrivare alla redazione in ogni città di un “Bilancio di Kyoto”, che affianchi e integri specificatamente i bilanci ambientali degli enti locali.
Il progetto prenderà il via all’inizio di gennaio 2009 e le attività saranno supportate dall’agenzia municipale “Reggio nel Mondo” e dalla società di consulenza ambientale “Indica”, soggetti già attivi nel processo di redazione e presentazione della proposta del progetto, che vedrà diverse fasi: una prima rassegna internazionale dei metodi e degli strumenti già adottati nel campo della governance ambientale; la redazione di un metodo di contabilità, monitoraggio e rendicontazione delle emissioni locali, strutturato sulla base delle peculiarità delle comunità coinvolte che verrà poi applicato in via sperimentale dagli enti partner del progetto; la disseminazione delle linee guida elaborate; la pubblicizzazione dell’esperienza fatta e la diffusione dei risultati.
Cos’è “LIFE+”?
LIFE+ cofinanzia azioni a favore dell’ambiente nell’Unione europea e anche in qualche Paese terzo (Paesi candidati all’adesione all’Ue, paesi dell’Efta membri dell’Agenzia europea dell’ambiente, Paesi dei Balcani occidentali interessati dal processo di stabilizzazione e associazione). I progetti finanziati possono essere proposti da operatori, organismi o istituti pubblici e privati. LIFE+ consta di tre componenti tematiche: “Natura e biodiversità”, “Politica e governance ambientali” e “Informazione e comunicazione”.