Soddisfazione per l’accordo raggiunto tra l’Amministrazione comunale e la comunità islamica sulla collocazione della nuova moschea è stata espressa dal segretario del Pd di Sassuolo Alessio Pecoraro.
“La questione del centro culturale islamico di via Circonvallazione 189, chiuso per dichiarata inagibilità dei locali e la successiva ricerca di una nuova collocazione hanno fatto tanto parlare di sé, forse anche troppo, e scosso l’opinione pubblica della città. Non posso che esprimere la mia soddisfazione per come le trattative che il sindaco Pattuzzi e la sua giunta insieme all’associazione El Huda, responsabile del luogo di culto, hanno saputo e voluto portare avanti nel reciproco rispetto. A dimostrazione che non ci sono alternative al dialogo.
Da entrambe le parti, pur con le grandi difficoltà che un problema forte e sentito come questo ha sollevato, è emersa la volontà di arrivare ad una soluzione condivisa. Il percorso che è stato avviato e che ha visto il concludersi della prima tappa con l’individuazione di un’area idonea per un centro culturale islamico in via Regina Pacis, è stato il frutto di una politica ragionata e non urlata, che punta a risolvere i problemi. Il Comune ha percorso fino in fondo la strada del dialogo, senza imboccare facili scorciatoie; adesso anche la comunità islamica faccia la sua parte, isolando chi vorrebbe arroccarsi su posizioni intransigenti e vanificare l’accordo pazientemente raggiunto.
Resta il rammarico per la strumentalizzazione che ne ha fatto il centro destra sassolese e per la mancanza di una discussione ampia e approfondita in tutto il distretto ceramico che un tema come questo avrebbe meritato. In ogni caso voglio ribadire che il Partito Democratico non ha mai messo in dubbio la libertà di culto, inviolabile diritto costituzionale, né il doveroso rispetto delle regole a cui tutti, senza eccezioni, devono attenersi. È in questa direzione che si è cercato di dare una risposta sia all’esigenza della città che ha pagato un prezzo forse troppo alto rispetto all’immigrazione, che alla richiesta della comunità musulmana di un posto in cui ritrovarsi e svolgere le proprie attività.
Ci auguriamo che questa esperienza di dialogo possa segnare un punto di svolta in un rapporto che nel tempo si è dimostrato non sempre facile. Le nostre politiche per la sicurezza vogliono essere soprattutto questo: confronto, dialogo, integrazione per chi accetta le regole e le rispetta; rigore e fermezza nel perseguire chi delinque”.