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Un Piano strategico per la Valle dell’Enza

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Verrà presentato sabato prossimo, 18 ottobre, al Castello di Montecchio il “Piano Strategico Valle dell’Enza 2010” elaborato dall’architetto tedesco Andreas Kipar su richiesta della Provincia di Reggio Emilia, impegnata a definire le strategie progettuali del Ptc, Piano territoriale di coordinamento.

Per dichiarazione stessa del noto professionista, il documento sarà “un manifesto progettuale, un palinsesto capace di accogliere scenari inediti, prefigurare possibili soluzioni, aperte e reversibili, sperimentazioni ed esplorazioni di tematiche inerenti la valorizzazione e la fruizione del paesaggio fluviale, applicazione di un modello progettuale innovativo anticipatorio del tema centrale della Biennale del Paesaggio del 2010 che riguarderà proprio il Fiume Enza”.

In esso, si parte dal concetto di parco fluviale e si arriva, attraverso una lettura trasversale degli elementi del paesaggio, a una tutela complessiva del territorio della valle dell’Enza che comprenda tutti gli elementi e non solo le emergenze naturali e paesaggistiche di indiscutibile valore. Tale concezione deriva dall’applicazione della Convenzione europea del Paesaggio, ratificata dal Governo italiano nel 2006, che si applica a tutto il territorio e riguarda gli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani e concerne sia i paesaggi eccezionali che i paesaggi della vita quotidiana e i paesaggi degradati.
Kipar ricorda come proprio il concetto di quotidianità vada “maggiormente enfatizzato, in quanto del paesaggio inteso come componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità, del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità deve riappropriarsi la popolazione che lo abita: in questo modo le cave dismesse possono diventare poli per il tempo libero, le aste fluviali aree per la balneazione e i poli produttivi elementi di attrazione e promozione di qualità”.

Il progettista tedesco auspica un forte coinvolgimento e una grande partecipazione attiva dei Comuni e dei privati, sul modello operativo di altre sue esperienze analoghe.
Per questo intervento di profonda analisi e ideazione sulla Valle dell’Enza il lavoro avviene in pieno rispetto e coerenza con il nuovo Ptcp elaborato dalla Provincia di Reggio Emilia e nell’alveo metodologico espresso dalle indicazioni che provengono dalla Biennale del Paesaggio, iniziativa giunta alla sua seconda edizione in questo 2008, che ha collocato la realtà reggiana nel vivo della riflessione contemporanea sui temi del governo del territorio. Andreas Kipar tiene a sottolineare l’apertura del suo impegno “a ogni contributo e a ogni verifica sul campo, attraverso una discussione più ampia possibile che non può prescindere dal coinvolgimento/partecipazione della popolazione locale e di tutti i portatori di interesse, così da raggiungere un consenso intorno alle iniziative di sviluppo paesisticoambientale e creare sinergie per una più vasta promozione della nuova immagine della Valle dell’Enza”. È ciò che lui definisce “tutela attiva”, uno strumento contro la banalizzazione e l’indifferenza, due dei principali nemici del paesaggio italiano.

“Le vie d’acqua”. La giornata del 18 ottobre sarà anche l’occasione per presentare in anteprima un’altra iniziativa della Biennale del Paesaggio: il progetto filmato “Le vie d’acqua”, nato dalla volontà di indagare il rapporto strettissimo esistente nel nostro territorio con la rete fluviale e dalla collaborazione della Biennale con l’associazione “Teatro dei/nei quartieri”. Seguendo l’acqua e scendendo con lei dalla montagna, s’incontrano molte storie di ragazzi cresciuti tuffandosi nei fiumi, famiglie che di generazione in generazione hanno legato la popria vita allo scorrere dell’acqua, s’incontrano rabdomanti, indimenticabili mulini e ci sono i vecchi “dugaroli” della bonifica, come i navigatori del Po, i cacciatori del Leviatano del grande fiume: il temibile pesce “siluro”. Poi ci sono i depuratori, le chiuse, gli edifici storici, i laghetti artificiali, i condotti sotterranei, gli argini, gli scoli e le pioppete lungo il Po. Del video documento, che avrà la sua presentazione integrale il 13 novembre al cinema Rosebud di Reggio Emilia, sarà proiettata una sintesi prima dell’aperitivo/rinfresco ispirato ai temi dell’acqua che chiuderà la giornata.