Ultima data in calendario quella di domenica 12 ottobre per la rassegna UN PO che ha visto alternarsi nei tre Comuni coinvolti, Boretto, Gualtieri e Guastalla importanti attori del teatro comico contemporaneo e appuntamenti dedicati alla letteratura e alla storia dell’arte locale.
Una quattro giorni dedicata alla valorizzazione del patrimonio artistico della bassa reggiana attraverso iniziative multidisciplinari che rientrano nella filosofia della Biennale del paesaggio volta alla tutela e alla scoperta delle potenzialità della nostra provincia, caratterizzata da una grande ricchezza di importanti monumenti, teatri storici di alto valore artistico, significativi luoghi di intrattenimento.
Domenica 12 ottobre si parte alla mattina alle ore 10 dal Lido Po di Boretto a bordo della Motonave Padus per arrivare fino al Lido Po di Guastalla con lo scrittore Giuseppe Pederiali che leggerà alcuni brani tratti da alcuni dei suoi libri al centro dei quali protagonista assoluta è la bassa pianura con le sue storie e il Grande Fiume con le sue suggestive atmosfere. Pederiali opera nei suoi romanzi un felice impasto tra le fantastiche metamorfosi del reale e i terrestri incantesimi (con proiezioni lunari e arcane) dell’immaginazione spirituale. Le sue favole narrative, spesso storico-antropologiche, combinano abilmente la semplicità dell’avventura e l’ambiguità della metafora.
Dal Lido Po di Guastalla il pubblico potrà trasferirsi in pulmann al Palazzo Ducale di Guastalla dove, alle ore 11, la giovane scrittrice reggiana Claudia Alfieri leggerà alcuni brani tratti dal suo primo libro “Il coraggio e la pianura”. Uomini, donne, situazioni, avvenimenti, ma la vera protagonista di questa storia è lei, la pianura: la più vasta, la più fertile, la più battuta dal sole e dalla pioggia, densa delle storie folli e sagge degli uomini, la Pianura emiliana.
Seguirà alle ore 12 circa una visita guidata al Palazzo Ducale di Guastalla caratterizzato da una struttura classica cinquecentesca, frutto del riattamento della residenza quattrocentesca dei conti Torelli. L’assetto di età gonzaghesca è frutto degli interventi architettonici di Domenico Giunti e Francesco da Volterra; sul finire del XVI secolo, nell’età di Ferrante II Gonzaga esso visse il suo massimo splendore grazie alle opere che vi realizzò Bernardino Campi. Dalla metà del Settecento, dopo la fine della dinastia gonzaghesca, rimase palazzo di governo, poi – nel XIX secolo – fu sede degli uffici della Sottoprefettura di Guastalla. Ne corso del Novecento ne venne alterato l’apparato architettonico e decorativo per farne una struttura al passo con il gusto liberty. Il recentissimo restauro ne ha riscoperto segni e tracce della lunga e costante evoluzione. Dopo la visita al pubblico verrà offerto un aperitivo e si potrà rientrare in pulmann a Boretto.
Continuano le iniziative anche nel pomeriggio che prevede alle ore 17 la visita guidata dello storico reggiano Umberto Nobili a Palazzo Greppi di Santa Vittoria di Gualtieri, fatto costruire nel tardo Settecento dalla famiglia dei Conti Greppi di Milano. Diversi i progettisti che lavorarono alla costruzione del palazzo, si inizia con il Marliani per passare poi al Piermarini, al Tarabusi e al Bolognini. La visita guidata illustrerà l’originalità del palazzo costituita dall’accostamento delle funzioni produttive legate alla campagna con le caratteristiche della residenza signorile. Verranno visitate le sale di rappresentanza, gli appartamenti nobili caratterizzati dalle decorazioni di inizio ‘800 eseguite per la maggior parte da Giovanni Moroni e soprattutto dal gualtierese Giovanni Sogliani che abbellì il Salone Greppi da considerarsi un precoce esempio reggiano di decorazione neoclassica.
Dopo la visita il pubblico, all’interno di Palazzo Greppi, potrà assistere alla performance di danza “Ippogrifo…un volo fantastico” con la coreografia di Michele Merola e il video di Cristina Spelti.
Lo spettacolo nasce quale naturale evoluzione delle esperienze multidisciplinari fatte dalla Fondazione nazionale della Danza all’interno di alcune scuole di Reggio Emilia nell’ambito di laboratori tematici (danza, musica) che hanno avuto come oggetto “Ludovico Ariosto e il Fantasy”. Da qui è nata l’ispirazione di un’articolata storia “fantastica” che, drammaturgicamente rielaborata da Cristina Spelti e Michele Merola, è diventata uno spettacolo di danza e immagini interpretato dai giovani allievi dei corsi 4 e 5 di Danza Contemporanea della Associazione Progetto Danza di Reggio Emilia.
Tutte le iniziative di domenica 12 ottobre sono gratuite.