I Sindacati ceramisti Filcem/Cgil e Femca/Cisl, la RSU e le maestranze dell’azienda ceramica Hi-Tech Saicis di Fiorano Modenese, riuniti in
assemblea, esprimono forte preoccupazione per la situazione che sta attraversando l’azienda.
La crisi aziendale che da anni investe la Saicis, sfociata nella liquidazione della società, attraverso il concordato preventivo, che ha portato alla perdita di tantissimi posti di lavoro, sembrava avesse trovato una soluzione di prospettiva con la costituzione della nuova società Hi-Tech Saicis.
La speranza era riaffiorata per i lavoratori assunti dalla nuova società (attualmente l’azieda ha 95 addetti), che avevano creduto fortemente nel progetto di riorganizzazione commerciale e produttiva presentato dalla nuova dirigenza.
La scelta operata in primavera di cambiare il promotore di tale iniziativa è stata colta con sorpresa, rammarico e preoccupazione, nonostante l’affermazione, da parte dell’azienda, che nulla sarebbe cambiato riguardo il progetto di rilancio aziendale concordato tra le parti.
A pochi mesi di distanza tutte le preoccupazioni di Sindacati e lavoratori riaffiorano pesantemente, anche alla luce di una situazione commerciale complicata, che sta determinando un ridimensionamento consistente delle
necessità produttive. Tutto ciò accompagnato dalla scelta di disdettare l’accordo di fornitura di prodotto atomizzato verso i clienti esterni,
riducendo in tal modo i volumi produttivi a livelli talmente bassi da non giustificare più il mantenimento di questa attività.
Di fatto si stanno creando le condizioni per ridimensionare fortemente i livelli occupazionali e, conseguentemente, si ripropongono le vecchie logiche di far pagare ai lavoratori la scarsa volontà della proprietà di mantenere vivo il sito produttivo.
Da tutta questa vicenda emerge sempre più il sospetto che chi detiene la proprietà delle società coinvolte abbia studiato tutti i percorsi per garantirsi il massimo del profitto.
Tale sospetto è in parte suffragato dal fatto che su una parte dell’area della vecchia Saicis si inizi a costruire palazzine abitative, dobbiamo
aspettarci le stesse cose anche per le aree attualmente utilizzate dell’Hi-Tech Saicis?
Sicuramente le maestranze Hi-Tech non rimarrano ferme ad aspettare l’evoluzione degli eventi. Per questo motivo hanno dato mandato ai Sindacati e alla RSU di proclamare lo stato di agitazione, e di attivarsi per richiedere urgentemente un incontro con l’amministrazione locale e la proprietà dell’HI-TECH con l’intento di evitare la dismissione produttiva e di difendere il proprio posto di lavoro.
Lo stato di agitazione si tradurrà anche in un’ora di sciopero per ogni turno di lavoro martedì 14 ottobre con presidio davanti ai cancelli dell’azienda (in via Giardini 34) dalle ore 11 alle 13.
RSU HI-TECH Saicis
FILCEM-CGIL FEMCA-CISL Maranello