“Apprezzo la proposta di legge del gruppo Pd in Regione, a sostegno dei Comuni che riducono la produzione dei rifiuti, ne favoriscono la raccolta differenziata e il riciclaggio. La proposta permette di ragionare intermini di Area vasta, anche su questo tema, evitando alle Amministrazioni una condizione di isolamento. Nello stesso tempo, si sostiene con incentivi una politica virtuosa, di sostenibilità ambientale, quale è la raccolta differenziata, che si costruisce sul comportamento virtuoso dei cittadini.
Un comportamento che la politica promuove”. Lo ha detto il sindaco di Reggio, Graziano Delrio, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della legge regionale ‘Disposizioni a sostegno della raccolta differenziata dei rifiuti solidi nei Comuni dell’Emilia-Romagna’, illustrata dal consigliere regionale Gianluca Borghi.
Delrio ha ricordato che Reggio si colloca al primo posto in Italia per raccolta differenziata (48 per cento), fra le città con più di 150mila abitanti. La produzione di rifiuti, inoltre, è diminuita nel 2007 dell’1,3 per cento, nonostante l’aumento della popolazione. Reggio è, con Piacenza e Parma, fra i primi capoluoghi emiliani a realizzare la raccolta differenziata ‘spinta’ (modello di raccolta porta a porta).
“Le esperienze assai positive di raccolta differenziata in regione – ha detto il consigliere Borghi – devono essere rafforzate perché i risultati dimostrano che si può percorrere con forza e decisione la strada della sostenibilità del ciclo dei rifiuti. Per questo la proposta di legge che il gruppo del Pd ha presentato in Regione ha l’obiettivo di sostenere i progetti dei Comuni per la promozione delle raccolte differenziate, riconoscendo l’impegno e la capacità di coinvolgere le comunità locali. La proposta di legge prevede 2 azioni principali: costituire un fondo a favore dei progetti dei Comuni per la promozione delle raccolte differenziate con una dotazione annua di 4 milioni di euro, pari al 20% del gettito dell’ecotassa, che viene pagata sui rifiuti urbani conferiti in discarica. E inoltre, impegnare la Giunta regionale a definire le linee guida per l’assegnazione del fondo, nonché i criteri, le modalità, i termini e le procedure per la presentazione delle domande”.
Con questo progetto di legge “vogliamo alzare ancora più in alto l’asticella della qualità: per questo la nuova normativa prevede meccanismi premianti per i Comuni che investono sulla raccolta differenziata e che presentano progetti in tale senso, e sostiene investimenti finalizzati al recupero di materie prime ed energia”.
Aumentano le risorse regionali destinate in questa direzione: il gettito dell’ecotassa utilizzato per finanziare questi progetti sale dal 20% al 40%.
E’ un tema fondamentale che riguarda tutti i cittadini, perché coinvolge direttamente la stessa qualità degli spazi in cui vivono: una parte dell’ecotassa sarà infatti destinata al recupero delle aree degradate e alla bonifica dei suoli inquinati. La legge dovrebbe essere votata in Commissione entro l’anno.
Borghi ha anche ricordato che numerosi Comuni dell’Emilia-Romagna (68) hanno deciso autonomamente per la differenziata, sostenendo i costi di sperimentazione e la fatica del cambiamento, avviando progetti – anche porta a porta – e raggiungendo risultati molto significativi. Inoltre il servizio porta a porta garantisce un presidio quotidiano del territorio e una migliore pulizia. In Emilia-Romagna a fronte di un aumento della produzione dei rifiuti per cittadino (dai 572 chilogrammi all’anno per abitante del 1997 ai 673 del 2006, per un totale di 2 milioni 890 mila tonnellate) la raccolta differenziata è più che triplicata nello stesso periodo, salendo dall’11,7% al 36,3%.