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Parmigiano Reggiano: il ministro Zaia non si presenta all’incontro

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Bisognerà ancora attendere – almeno fino a venerdì – per avere risposte dal ministero dell’Agricoltura alle richieste avanzate da Regione Emilia-Romagna, Province, associazioni agricole, cooperative e Consorzio del Parmigiano Reggiano per far fronte alla crisi che ha investito l’intero comparto. “Non posso che esprimere tutta la mia delusione – dice l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – perché il ministro Zaia, dopo aver convocato stamani la riunione con noi, di fatto non si è presentato, preferendo un altro incontro. La risposta alle nostre richieste è rimandata quindi a una riunione tecnica fissata per venerdì: abbiamo bisogno di risposte concrete – ribadisce l’assessore – , la situazione è molto pesante, al limite della sopravvivenza del comparto”.


Oggi a Roma, insieme all’assessore Rabboni, erano presenti i presidenti delle Province di Parma e Reggio, i rappresentanti delle cooperative e il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Cinque le richieste avanzate dalla Regione, a nome della delegazione del Parmigiano Reggiano, a partire dalla dichiarazione dello stato di crisi, “perché il reddito per unità lavorativa, già calato nel 2007 del 41% – spiega Rabboni – nei primi mesi del 2008 è sceso ulteriormente del 51%”. Tra le altre richieste c’è il ritiro dal mercato di una quota di prodotto, per favorire una ripresa dei prezzi all’origine, e l’intervento da parte del ministero nei confronti dell’Antitrust, affinché venga consentito ai caseifici di mettersi d’accordo sulle quantità da produrre. Ancora, è stato chiesto di aprire un tavolo nazionale di confronto con la grande distribuzione e di inserire nella normativa che disciplina le promozioni e le vendite sottocosto anche il Parmigiano Reggiano, attualmente escluso perché considerato “prodotto deperibile”. Infine, “il Consorzio del Parmigiano Reggiano sta finanziando progetti per l’export; abbiamo chiesto al ministero – conclude Rabboni – di sostenere questo sforzo intervenendo a sua volta con dei contributi”.

«E’ certamente positivo che il ministero delle Politiche agricole abbia deciso di istituire subito un tavolo tecnico che affronti i problemi del settore lattiero-caseario, anche se resta l’amarezza per la scarsa sensibilità dimostrata dal ministro Zaia, il quale ha preferito i cavalli rispetto alla crisi del Parmigiano Reggiano, uno dei prodotti immagine di questo Paese».
Il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini – che in mattinata ha partecipato a Roma, insieme all’assessore regionale all’Agricoltura Rabboni, ai rappresentanti delle province della zona di produzione, delle associazioni di categoria e al presidente del Consorzio, a un incontro presso il ministero sulla crisi del Parmigiano Reggiano – si dice «profondamente deluso. L’incontro era stato convocato dallo stesso ministro, il quale ha scelto invece di confrontarsi con i manifestanti del settore ippico, facendosi rappresentare dal direttore generale del ministero».
Alla delusione si aggiunge «la sorpresa perché tra gli invitati c’erano anche i rappresentanti del consorzio del Grana padano. L’incontro con il ministro era stato chiesto dalla Regione Emilia Romagna a nome dell’intero comparto del Parmigiano Reggiano. I due prodotti – osserva Sabattini – possono anche avere alcune affinità, ma la nostra produzione presenta peculiarità profondamente diverse, e sta attraversando una fase di difficoltà rispetto alla quale ci saremmo aspettati un approccio diverso e maggior attenzione».
Sabattini si dice in ogni caso «soddisfatto per la decisione di insediare nella giornata di venerdì un tavolo tecnico per analizzare le cinque proposte avanzate dalla Regione: dichiarazione dello stato di crisi; possibilità di ritirare dal mercato una parte del prodotto nei bandi Agea; un intervento presso l’Antitrust per consentire al Consorzio di regolare la produzione per un triennio; l’inserimento del Parmigiano nella disciplina del sottocosto e nel tavolo di confronto tra ministero e grande distribuzione; un cofinanziamento
pubblico per le campagne promozionali all’estero.

Mi auguro però – conclude Sabattini – che il tavolo tecnico non sia il solito strumento per dilazionare i problemi, ma entri nel merito e dia subito risposte concrete rispetto agli obiettivi posti dai territori».
Intanto, proprio per fare il punto sulla crisi che sta mettendo in difficoltà il comparto, il presidente Sabattini ha convocato per lunedì 13 ottobre alle ore 10 presso la sala riunioni dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, in via Diena a Modena, un incontro pubblico al quale sono invitati i presidenti di tutti i caseifici della provincia di Modena, i rappresentanti delle associazioni agricole, delle centrali cooperative, del Consorzio e della Camera di commercio.

“Una vera delusione: un incontro pressoché inutile dal punto di vista operativo e quasi provocatorio sotto il profilo politico”. L’assessore provinciale di Reggio Emilia, Roberta Rivi non usa mezze misure per esprimere la propria delusione al termine dell’incontro di oggi al Ministero delle Politiche agricole. “C’erano il suo capo di gabinetto e il suo staff, ma soprattutto c’era anche una analoga delegazione del Grana Padano, una presenza inopportuna non solo perché non concordata, ma soprattutto perché si tratta di due prodotti, di due mercati e di due situazioni decisamente diverse”, commenta l’assessore provinciale Rivi.
“Il ministro Zaia e, dunque, il Governo non hanno certamente dimostrato l’attenzione necessaria a fronteggiare la crisi delle quotazioni del Parmigiano-Reggiano che, sarà bene ricordare, negli ultimi tempi per le nostre aziende agricole ha significato una perdita di reddito di oltre il 40%, anche in conseguenza di un aumento dei costi di produzione del 20%”, conclude Roberta Rivi. Unico risultato ottenuto oggi a Roma, l’impegno da parte del Ministero a convocare una commissione operativa insieme ad una rappresentanza del Parmigiano-Reggiano.
L’attenzione della Provincia di Reggio verso il comparto, in ogni caso, resta alta. Per lunedì prossimo, 13 ottobre, la presidente Masini e l’assessore Rivi hanno infatti convocato i parlamentari reggiani, i sindaci, la Comunità montana, i vertici del Consorzio, la Camera di commercio, associazioni di categoria, sindacati e caseifici proprio per “condividere alcuni interventi che nell’immediato possano aiutare le aziende agricole a uscire dall’emergenza e nel contempo elaborare una strategia utile a valorizzare in prospettiva uno dei prodotti simbolo dell’agroalimentare italiano”.
All’incontro – che si terrà lunedì 13 ottobre a partire dalle 9.30 nella Sala del Consiglio provinciale alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – sono stati invitati anche gli assessori delle Province del comprensorio di produzione.