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Alta Velocità Mi-BO: lettera aperta Sindacati a delegato di Trenitalia Moretti

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A 60 giorni dall’entrata in servizio della nuova linea ferroviaria di alta velocità Milano-Bologna, non si sa ancora come Trenitalia intenda utilizzarla. Una grave mancanza, che le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil e categorie dei trasporti Emilia Romagna denunciano in una lettera aperta all’amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti.

“Le scriventi Segreterie Regionali Cgil Cisl Uil dell’Emilia Romagna congiuntamente alle Segreterie Regionali Filt Fit Uiltrasporti ormai a due mesi (60 giorni) dall’entrata in servizio commerciale della nuova linea ferroviaria AC/AV Milano-Bologna denunciano la mancanza di proposte della Società Trenitalia in riferimento a come si intende utilizzarla.

Paradossalmente in ricorrenza vengono fatte dichiarazioni ai giornali, che delineano l’intenzione di prevedere un servizio tutto in concorrenza con gli aeroporti, prevedendo solo collegamenti non stop tra Milano/Roma, che dalle notizie apparse sui giornali risulterebbero addirittura 9.
Mentre la rilevante infrastruttura ferroviaria costruita sul territorio consente una significativa interconnessione tra “nuovo sistema e vecchia linea storica”, mantenendo la possibilità agli Eurostar, che transiteranno sulla nuova rete di offrire servizi anche alle città già oggi collegate ed al tempo stesso sarebbe auspicabile un pronto uso della fermata media padana, anticipando i lavori per il suo attrezzaggio.
Inoltre il trasferimento di oltre 50 treni sui nuovi binari AC/AV rende disponibile una velocizzazione e potenziamento del trasporto ferroviario regionale che attualmente specie nella tratta Piacenza/Bologna è vincolato dall’andamento della marcia degli Eurostar e degli stessi Intercity.
E’ evidente che il funzionamento di questa tratta di AC/AV tra Milano e Bologna costituisce una occasione storica e decisiva per mettere a disposizione del territorio dell’Emilia Romagna un servizio ferroviario, che nell’ambito di una organizzazione nazionale innanzitutto preveda:

a) rafforzamento del collegamento Milano/Piacenza/Parma/Reggio E./Modena/Bologna superando le attuali rotture di carico.
b) Organizzazione dei servizi Intercity nella direttrice Milano/Bologna/Ancona offrendo all’utenza pendolare una condizione facilitata d’uso.
c) Impegno a coordinare un confronto con Regione Veneto, affinché le due direttrici di loro competenza (Bologna/Verona e Bologna/Ferrara) siano rese più affidabili e potenziate per il prevedibile incremento dell’utenza in presenza di un qualificato servizio.
Ovviamente un uso integrato delle potenzialità della nuova infrastruttura ferroviaria, può consentire di realizzare un potenziamento del servizio ferroviario regionale a partire dal cambio orario del 13 dicembre 2008.
Peraltro, a nostro parere l’obiettivo di incremento del servizio offerto del 10% si realizzerà se prosegue con convinzione una gestione integrata dei servizi da parte del Consorzio Trasporti Integrati, costituito da Trenitalia e Ferrovie Regionali Emilia Romagna.
Come prevede un apposito verbale sindacale sottoscritto il 6/2/2008 il Sindacato ha condiviso a seguito del suddetto incremento di servizi ( 10%) lo spostamento di oltre 400.000 Km/treno dalla gestione Trenitalia a quella FER e l’assegnazione di nuovi servizi ad FS.
Oggi serve una disponibilità dei gestori del Servizio Ferroviario affinché:
• FER utilizzando al meglio tutte le risorse professionali derivanti dall’aggregazione con altre gestioni ex municipalizzate (es. ACT/Reggio) si attrezzi per gestire il prevedibile incremento del servizio regionale.
• Trenitalia operi per potenziare la sua capacità operativa evitando la concorrenza di segmenti organizzativi nazionali (es. passeggeri).
E’ comunque questione rilevante, che il Consorzio Trasporti Integrati (Trenitalia e FER) assuma una comune azione strategica in grado di:
1) sviluppare una comune azione per l’acquisto di nuovi elettrotreni e manutenzionare i mezzi esistenti con officine adeguate da realizzare con interventi strutturali mirati.
2) A seguito di un preciso piano regolatore per il trasporto merci su ferro, sviluppare le necessarie presenze operative presso gli interporti, porto di Ravenna, scali merci.
A nostro parere, la rilevanza del sistema ferroviario regionale ed il suo intreccio che permarrà con la rete nazionale richiede:
• azioni progressive e verificate per dare più assistenza agli utenti che ogni giorno entrano nella “città della ferrovia” ed hanno bisogno di essere maggiormente informati sullo stato del servizio e sulle sue varianze.
• la fase di rinnovo, potenziamento ed elettrificazione delle infrastrutture ferroviarie, il rilevante intervento nel nodo di Bologna, rappresenta una situazione dove occorre si attui un intervento per la sicurezza di tutti gli operatori, siano essi diretti, sia a seguito di appalti attraverso una formazione mirata ed una organizzazione del lavoro chiara.
Si evidenzia che queste valutazioni, sono le priorità di una iniziativa sindacale che in Emilia Romagna, qualora non trovi risposte soddisfacenti sarà seguita da iniziative di lotta”.
Distinti saluti.

Le Segreterie

Cgil, Cisl e Uil Emilia Romagna
A. Salfi M. Favali G. Zignani