Di seguito nota stampa di solidarietà al Prof. Prandini in seguito alle dichiarazioni di diversi esponenti politici a proposito dell’inaugurazione dell’Istituto “Marconi” di Pavullo.
Esprimiamo solidarietà al Prof. Carlo Prandini, dirigente dell’Istituto professionale “Marconi” di Pavullo, per gli attacchi ricevuti da diversi esponenti politici circa la mancata benedizione dell’Istituto in occasione della cerimonia inaugurale. Attacchi ingiustificati tanto più che il Dirigente ha saputo interpretare in modo corretto il suo ruolo.
Ci sorprendono e preoccupano le parole riportate dagli organi di stampa degli assessori alla Pubblica Istruzione del Comune di Pavullo e della Provincia di Modena che, rammaricandosi per l’accaduto, hanno tenuto a precisare che al Preside Carlo Prandini era stato espressamente chiesto di fare un passo indietro.
Esprimiamo solidarietà al Prof. Carlo Prandini perché ci rendiamo conto che in una occasione così importante non deve essere stato facile aver preso quella posizione. Soprattutto in considerazione del fatto che è stato lasciato solo da tutti coloro che, quali autorevoli membri delle istituzioni pubbliche, avevano il dovere di rappresentare l’intera comunità e garantire quindi che lo svolgimento della cerimonia di inaugurazione avvenisse nel rispetto dello spirito costituzionale di laicità che la nostra Repubblica ha sancito ormai da molti decenni.
Noi pensiamo che nel nostro Paese ci sia bisogno di istituzioni che sappiano interpretare i bisogni di questo tempo; un tempo in cui le comunità di cittadini sono composte da persone di provenienze e religioni diverse, dove tutte le religioni vengono rispettate, ma dove tutte le confessioni sanno di non poter esigere esclusive fuori dai loro luoghi di culto.
Dobbiamo saper comunicare questa semplicissima lezione di civiltà in ogni momento e le celebrazioni ufficiali sono proprio quelle occasioni in cui i simboli acquistano un grande valore per la loro capacità di comunicare a tutti i cittadini i valori fondativi, il senso profondo del nostro stare insieme.
Proprio perchè sappiamo tutto ciò, dobbiamo evitare che le confessioni religiose diventino argomento di scontro tra le persone, dobbiamo evitare che gli spazi pubblici siano “giurisdizione” di una parte, ma anzi, siano veramente la casa di tutti dove ci si incontri con reciproco rispetto e riconoscimento.
Ringraziamo ancora il Dirigente Prandini che in solitudine ha saputo dare a tutti noi una lezione di civiltà, coraggio e senso di responsabilità e chiediamo a tutti gli uomini e le donne fuori e dentro al mondo della scuola di mobilitarsi e far sentire la propria voce in difesa della scuola libera e laica che la nostra Costituzione ancora difende.
Partito della Rifondazione Comunista
Partito dei Comunisti Italiani
Verdi
Sinistra Democratica
Partito Socialista