Un’esperienza del tutto nuova per Sassuolo, che viene presentata durante il Week End del Volontariato, in corso di svolgimento fino a domani sera, è la Biblioteca vivente.
“Si tratta di uno strumento – dichiara il Vicesindaco di Sassuolo Susanna Bonettini – ideato per rompere stereotipi e diffidenze, promuovendo la conoscenza e il dialogo.
La biblioteca vivente si concentra sull’abbattimento degli stereotipi e dei pregiudizi legati all’appartenenza etnica, religiosa, linguistica, e relativi a stili o scelte di vita”.
Utilizzando un linguaggio ed una serie di procedure “bibliotecarie”, si favorisce il dialogo tra cittadini e cittadine e persone che fanno parte di gruppi sociali poco conosciuti e verso cui esistono forti stereotipi e pregiudizi.
In uno spazio dedicato gli utenti della biblioteca potranno consultare un catalogo che presenta alcuni “libri” ognuno dei quali con un titolo particolare.
“Sfogliando il catalogo – prosegue il Vicesindaco Susanna Bonettini – gli utenti possono venire incuriositi da un libro e decidere di “leggerlo”. Possono quindi prendere in prestito il “libro”, che in realtà è una persona in carne ed ossa”.
Si potrà chiacchierare con questa persona per mezz’ora circa, fare domande, chiarirsi le idee, togliersi curiosità e rompere alcuni pregiudizi e stereotipi. La biblioteca vivente prevede quindi un rapporto uno a uno con il “libro” con la possibilità di interagire direttamente”.
“Si tratta – conclude il Vicesindaco di Sassuolo Susanna Bonettini – di una novità assoluta per la nostra città, frutto dell’enorme lavoro portato avanti in questi mesi dal Centro Servizi per il Volontariato e dalle singole associazioni che hanno creduto fin da subito in questo progetto e l’hanno portato avanti con passione. A loro va il ringraziamento da parte dell’amministrazione, a ulteriore testimonianza che, senza i tantissimi volontari presenti sul territorio, la società verrebbe privata di una risorsa indispensabile”.