Italia ed Emilia-Romagna ai primi posti in Europa per certificazioni ambientali. Il nostro Paese infatti si colloca subito dopo Germania e Spagna, con 863 organizzazioni e 1.240 siti registrati Emas, il marchio europeo che sancisce la qualità ambientale di aziende ed enti pubblici, e al primo posto per numero di imprese che hanno “griffato” i loro prodotti con il marchio Ecolabel (che verifica il ridotto impatto ambientale di un prodotto o servizio durante l’intero ciclo di vita), con 205 licenze rilasciate per un totale di 3.295 prodotti/servizi etichettati. A sua volta l’Emilia-Romagna è la prima regione italiana per certificazioni Emas, con 163 organizzazioni registrate , seguita da Toscana e Lombardia, e terza per il marchio Ecolabel (dopo il Trentino Alto Adige e la Toscana) con 25 licenze rilasciate.
Le certificazioni Iso 14001 (che attestano l’impegno nel minimizzare l’impatto ambientale di processi, prodotti e servizi) sono invece 12.393 in Italia e 1.085 in Emilia-Romagna (al quarto posto dopo Lombardia, Piemonte e Campania).
Sono alcuni dati forniti nel corso dell’incontro, svoltosi nei giorni scorsi a Bologna, della Rete Cartesio (acronimo per Cluster, Aree Territoriali e Sistemi d’Impresa Omogenei), nata nel novembre 2007 per iniziativa delle Regioni Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia e Toscana per promuovere un approccio cooperativo alla sostenibilità. Con la ratifica del Protocollo di Kyoto l’Italia si è infatti impegnata a ridurre le proprie emissioni di gas serra del 6,5% rispetto al 1990, ovvero di circa 95 milioni di tonnellte di CO2 annue nel periodo 2008-2012. La riduzione di 35 milioni di tonnellate è a carico del sistema industriale, mentre per i restanti 60 milioni di tonnellate è necessario intervenire nel trasporto pubblico e privato, nell’edilizia pubblica e relativamente all’ecoefficienza dei consumi civili. Sono quindi soprattutto gli Enti locali e le Regioni ad avere un ruolo di primo piano in questa direzione.
Al centro dell’incontro bolognese, organizzato dalla Regione Emilia-Romagna con il supporto tecnico di Ervet spa, un confronto su “I nuovi assi della Commissione Europea: dalle politche per Kyoto alla produzione e consumo sostenibile”.
I lavori sono stati aperti da Lino Zanichelli assessore all’ambiente e sviluppo sostenibile della Regione Emilia-Romagna, che ha sottolineato come “la riduzione dei gas serra continui ad essere una priorità ed è indubbio che assieme alle politiche energetiche e della mobilità, la diffusione degli strumenti volontari per la gestione della sostenibilità sia fondamentale per coinvolgere imprese private, organizzazioni pubbliche e cittadini in questo impegno a favore dell’ambiente”.
Quello bolognese è stato il secondo workshop organizzato dalla Rete, attualmente composta da 57 membri appartenenti appartenenti a 43 organizzazioni . Oltre 100 i soggetti qualificati presenti tra esponenti di Enti locali, associazioni di categoria, autorità di controllo e agenzie di sviluppo operanti a livello regionale e nazionale.
Gli atti del workshop e tutte le informazioni sul network Cartesio sono sul sito: Rete Cartesio.