Invita la Provincia ad «assumere tutte le iniziative per valorizzare la professionalità dei dipendenti», ribadisce che «comportamenti accertati di singoli, lesivi delle norme e dell’immagine dell’ente, non possono essere generalizzati» e ricorda che «dirigenti e direttori d’area devono assumere con la massima tempestività e rigore i provvedimenti disciplinari previsti nei loro confronti» l’ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pd Demos Malavasi e approvato dal Consiglio provinciale con il voto a favore di Pd e Prc e l’astensione dei Verdi. I gruppi di Forza Italia-Pdl e Popolari liberali-Pdl non hanno partecipato al voto.
L’ordine del giorno è stato presentato in seguito al clamore sollevato dalla circolare sulle “norme organizzative e comportamentali per i dipendenti della Provincia” diffusa alla fine di agosto. Nell’ambito del dibattito, l’assessore alle Risorse umane Stefano Vaccari ha ribadito «la valutazione più che positiva sull’operato dei nostri dipendenti, con i quali siamo impegnati a migliorare sempre l’efficacia della nostra azione» sottolineando che «la circolare, non rivolta ai dipendenti ma ai dirigenti e quindi non all’opinione pubblica, non voleva generalizzare giudizi ma al contrario tutelare il personale».
Respinti, invece, gli ordini del giorno sullo stesso tema presentati da Forza Italia (voto contrario di Pd, Prc e Verdi) e Verdi (astenuto il Pd, a favore Verdi e Prc). Forza Italia condannava «la strumentalizzazione con cui è stato diffuso e commentato il documento, snaturandone l’obiettivo che era codificare quei comportamenti che a buon senso sono normalmente considerati virtuosi o scorretti»; il verde Walter Telleri, invece, critico sul provvedimento, sottolineava che «nel merito esistono già chiare norme di legge e la circolare viola la contrattazione sindacale: è sbagliata per ciò che dice e per come lo dice, è paternalistica e inaccettabile».
Forza Italia non ha partecipato al voto, così come Tomaso Tagliani (Popolari liberali-Pdl) il quale ha ricordato di aver chiesto il ritiro del documento di Forza Italia sostenendo che «questa discussione è un male per la Provincia».
Nel dibattito Demos Malavasi (Pd) ha affermato che «è necessario intervenire sui singoli comportamenti scorretti, se si verificano, ma non serve a niente sparare nel mucchio, proprio come fa il Governo Berlusconi con la campagna di delegittimazione dei lavoratori pubblici. Il senso della circolare, comunque, è stato stravolto dagli esempi portati nelle interviste del dirigente, mettendo alla berlina la Provincia e i suoi dipendenti. Dipendenti – ha aggiunto il capogruppo Pd – che operano quotidianamente con impegno e professionalità per garantire servizi di qualità».
Secondo Dante Mazzi (Forza Italia-Pdl) invece «è strumentale dire che la vicenda sia nata dalla campagna sui fannulloni perché invece deriva dalla richiesta, proveniente anche dal Consiglio, di dare maggiore concretezza all’azione di controllo sull’attività del personale, soprattutto dopo il caso della dirigente presunta assenteista, ed è stata condivisa dalla Giunta. Votare contro è come votare contro la Giunta». Anche secondo Antonella Orlandi (Forza Italia-Pdl) «si è stravolto il senso di una semplice circolare interna di cui l’assessore Vaccari ha dato invece una spiegazione logica e razionale».
Per Franca Barbieri (Pd) la circolare «è stata un episodio infelice sia nella forma che nella sostanza e a maggior ragione perché è arrivata all’interno della campagna governativa contro i dipendenti pubblici. E’ strumentale, poi, focalizzare la polemica sull’abbigliamento femminile». Anche per Stefano Lugli (Prc) la circolare è stata «un errore che Forza Italia ha strumentalizzato: pensare che sia sbagliata non significa togliere la fiducia alla Giunta».