Il Centro culturale islamico e l’assestamento di bilancio sono stati i due principali argomenti su cui si è soffermato il Consiglio comunale ieri sera, 29 settembre.
Il primo tema era oggetto di due interrogazioni, ma prima ne sono state trattate altre, a partire dal punto numero uno, che riguardava la richiesta di chiarimenti del consigliere di Forza Italia Pdl Claudia Severi a proposito del parcheggio sotterraneo di Sassuolo 2, oggetto di ingressi abusivi e di frequentazioni illecite che ne determinano degrado e sensazione di pericolo per i residenti e i fruitori del parcheggio stesso.
Claudia Severi ha riproposto un tema, come ha chiarito lei stessa, già oggetto di un’interrogazione nel luglio scorso, anche e soprattutto per monitorare i cambiamenti avvenuti nel frattempo.
Ha risposto il sindaco Pattuzzi, spiegando che diverse provvedimenti sono stati presi: in particolare sono state installate e rese funzionanti le telecamere di sorveglianza e sono state installate porte che non si aprono dall’esterno (parziale deterrente, perché basta farsi aprire da uno all’interno per vanificarne l’effetto), oltre alla chiusura delle scale e a ripetuti controlli da parte delle forze dell’ordine e in particolare della Polizia municipale, che in più occasioni ha fermato e segnalato i presenti, diversi dei quali sono noti ai Servizi sociali del Comune. E’ anche evidente, ha spiegato il sindaco Pattuzzi, che in mancanza di un effettivo reato, queste presenze all’interno del parcheggio possono solo essere allontanate e segnalate, come è stato fatto, e si può solo continuare a tenere sotto controllo la situazione con frequenti passaggi.
Esiste però, ha aggiunto Pattuzzi, un progetto di valorizzazione del centro storico che risponde ai requisiti richiesti dalla legge 41 e che include anche aspetti di sicurezza. Progetto che non ha ancora ottenuto nessuna approvazione e che è al vaglio delle autorità competenti, che includerebbe anche il collegamento delle telecamere a una postazione fissa di sorveglianza aperta 24 ore su 24. Si pone in questo caso, spiega il sindaco, anche un problema relativo alla legge sulla privacy, che specifica come le telecamere di sorveglianza possano essere utilizzate esclusivamente dalle forze dell’ordine, con esclusione di ogni altro soggetto compresa la Polizia municipale.
Claudia Severi si è dichiarata insoddisfatta della risposta, sottolineando che non è rassicurante sapere che di fronte a un’evidente situazione di degrado e possibile pericolo non ci sono strumenti certi per mantenere ristabilire la legalità. Se non vede una risposta forte dell’amministrazione, ha detto, la gente potrebbe finire per farsi giustizia da sola.
La seconda interrogazione, presentata da Luca Caselli, riguardava il disturbo acustico procurato dal Centro culturale islamico di via Circonvallazione 189 con la preghiera, soprattutto nel periodo del Ramadan. C’è libertà di culto, ha detto Caselli, ma un diritto finisce dove comincia quello altrui ed è quindi da contrastare il disturbo acustico che la preghiera presso quella che viene definita moschea, provoca ai residenti vicini, in particolare in via Caduti sul lavoro. La preghiera si tiene col microfono e in orari in cui è dovuto il rispetto per la quiete delle persone, fino alle 23 o anche alle 5 del mattino. Nel periodo estivo, nonostante il centro sia dotato di condizionatore, le finestre erano aperte e il disturbo era più forte ma permane anche in questo periodo. Nella zona come in ogni altra risiedono anche anziani, malati, persone che hanno diritto al sonno e al riposo. Inoltre Caselli rileva un abuso per l’eccesso di presenze all’interno di quelli che di fatto sono due alloggi uniti con l’abbattimento di un muro e si trovano a ospitare decine, fino a centinaia di persone.
La rispsta è venuta dal sindaco Graziano Pattuzzi: siamo di fronte, ha detto, a una sede che è stata oggetto di un abuso edilizio, ha avuto proroghe e ora non è più sanabile. Entro il 4 ottobre il centro culturale dovrà lasciare questo spazio e si pone anche il problema per cui, nel caso trovino un’altra sede che risponde alle condizioni necessarie per le attività di un’associazione culturale, potranno liberamente fruirne, quindi sarebbe opportuno ragionarne insieme.
Per quanto riguarda il disturbo, ha spiegato il sindaco, ci sono state segnalazioni e anche ripetute visite della Polizia municipale che ha chiesto di abbassare i toni e il volume. I risultati sono stati parziali, poi è arrivato l’autunno e con le finestre chiuse la situazione è migliorata da sola. Non ci sono state, come chiedeva invece Caselli, misurazioni dell’impatto acustico, una pratica che deve svolgere l’Arpa e che richiede tempi tecnici che in questo caso non ci sono, vista la necessaria dismissione della sede. Non ci sono state neanche sanzioni, perché non c’erano i termini sufficienti per applicarle e ci si sarebbe esposti a ricorsi e magari anche a accuse di abuso di potere.
Caselli si è dichiarato insoddisfatto, giudicando preoccupante la risposta e ritenendo che ci voglia invece il polso fermo e la sanzione per ogni tipo di azione in contrasto con le regole e la legalità, in modo più deciso e senza timori di ipotetici ricorsi.
Nella terza interrogazione Corrado Scalabrini di Democrazia è libertà La Margherita ha chiesto lumi sull’attuale situazione del Circolo Fassbinder a Rometta. Ha chiesto numerose informazioni, tra cui dell’esistenza di valutazioni sull’impatto acustico delle manifestazioni proposte da questo circolo, informazioni sulla concessione della sede e sulla necessità di parcheggi.
Ha risposto l’assessore alla cultura Stefano Cardillo, ricordando che il circolo culturale Fassbinder ha ottenuto la sede in concessione con l’approvazione del consiglio comunale nel 1986 e convenzione del 1987, tacitamente rinnovabile di anno in anno. Il circolo svolge attività culturale senza scopo di lucro e la sede è compatibile con attività di questa natura. Inoltre è inserita nel Psc in una zona classificata come ambito urbano consolidato, nel quale risultano consentite le manifestazioni culturali e di spettacolo prive di disturbo o con limitato disturbo. Sono state comunque intraprese, ha spiegato l’assessore Cardillo, attività di mediazione per il superamento della conflittualità fra circolo e residenti. Sono stati allontanati i due cani che stazionavano nel cortile, eliminate le attività musicali estive all’aperto. Il risultato è che nel 2008 non ci sono state finora lamentele riguardanti il circolo. Cardillo ha anche spiegato che per i parcheggi non ci sono disposizioni aggiuntive in assenza di un cambiamento o ristrutturazione della sede e che non c’è valutazione di impatto acustico, non richiesta per le attività che si svolgono all’interno. Infine, c’è comunque la volontà di trasferire il Circolo Fassbinder in una sede più idonea e per questo la concessione attuale continua a essere classificata come transitoria.
Scalabrini si è dichiarato insoddisfatto, notando nel percorso che ha portato alla concessione e al mantenimento della sede al circolo Fassbinder, anomali e periodici superamenti delle regole, che hanno prodotto tante discrepanze fra quanto riferito e quanto presente nella documentazione. Insomma, ha spiegato Scalabrini, come padre di famiglia mi chiedo principalmente chi dovrebbe rispondere e di cosa in caso di disgrazia o incidente, viste le tante forzature regolamentari che riscontro.
Nel punto successivo Massimiliano Righi del Pd ha chiesto all’assessore Cardillo della possibilità di modificare e ampliare gli orari della Biblioteca comunale. Righi, elogiando il servizio bibliotecario sassolese, ha fatto però notare che gli orari di apertura non includono il sabato pomeriggio e la domenica e si riducono nel periodo estivo. A giudizio dell’interrogante, questi sono i periodi in cui la gente ha più tempo per dedicarsi alla lettura e all’approfondimento e dovrebbero vedere incrementata l’apertura anziché la chiusura.
L’assessore Cardillo ha posto una questione di priorità economiche. La biblioteca ha risorse limitate che sono attualmente destinate al contenimento e classificazione dei libri, mentre l’ampliamento dell’orario richiederebbe altre ricorse da destinare a ulteriore personale impiegato. Cardillo ha anche fatto notare che il periodo estivo, agosto in particolare, oltre ad essere utilizzato come per molti altri posti di lavoro per il godimento delle ferie a turno, è anche il momento dell’anno in cui le presenze in città e in biblioteca si riducono sensibilmente.
Righi si è dichiarato soddisfatto della risposta anche se ha preannunciato che in sede di bilancio si spenderà ancora per incrementare le possibilità di utilizzo della biblioteca.
Dopo lo spostamento dell’interrogazione successiva, accordato dal consigliere della Lega Gian Francesco Menani, per mancanza di parte della documentazione richiesta, si è passati a due interrogazioni, trattate insieme, riguardanti l’intervista rilasciata al giornale Il Sassolino dal presidente dell’associazione culturale islamica El Huda, Jilali Hasnaoui.
Luca Caselli di An Pdl, uno degli interroganti, ha sottolineato il passaggio dell’intervista in cui Hasnaoui indica due comitati cittadini come “portatori di odio”, chiedendo al sindaco un’opinione su questo aspetto. Ha anche chiesto spiegazioni su un’altra affermazione contenuta nell’intervista, secondo la quale il sindaco Pattuzzi si sarebbe interessato “una quindicina di volte” insieme all’associazione per il reperimento di una sede alternativa, che non si è mai concretizzata. Sarebbe grave e in contrasto con quanto riferito dal sindaco al consiglio comunale, ha detto Caselli, quando dichiarò di non essersi mai interessato per trovare una sede alternativa all’associazione.
Di tenore simile le richieste di Menani della Lega Nord, che ha sottolineato la preoccupazione che la frase “seminatori di odio” può incutere considerando come certe frange estremiste islamiche siano portate comunque ad ascoltare le figure più carismatiche della comunità. Menani ha chiesto se a tale proposito la magistratura sia stata informata dell’affermazione. Ha anche chiesto di conoscere se il presidente Hasnaoui abbia regolare permesso di soggiorno, lavori e paghi per la sede dell’associazione un affitto determinato con regolare contratto di locazione.
Ha anche chiesto, al pari di Caselli, lumi sui presunti e ripetuti interessamenti del sindaco per una sede alternativa.
Ha risposto ovviamente il sindaco Pattuzzi, chiarendo prima di tutto di non condividere molti passaggi dell’intervista e in particolare di voler condannare fermamente la frase sui seminatori di odio. Pur avendo idee spesso diverse rispetto ai comitati citati, ha detto, non condivido in nessun modo l’affermazione e i termini usati, e li condanno.
Riguardo agli incontri con l’associazione ha negato di essersi interessato più volte per la ricerca di una sede alternativa: con l’associazione, ha spiegato Pattuzzi, abbiamo avuto due incontri relativi alla sede, con un tecnico di loro fiducia che doveva esaminare le possibilità di una sanatoria per l’abuso edilizio prodotto in via Circonvallazione e poi con lo stesso tecnico, incaricato in seguito per la ricerca di una sede alternativa, quando ci furono proposte le due soluzioni di via San Giacomo o in centro storico, entrambe respinte. L’ultimo contatto è stato per ribadire che l’abuso non è sanabile e che la sede attuale dell’associazione culturale islamica El Huda dovrà essere abbandonata. Penso sia comunque opportuno, ha ribadito Pattuzzi, provare a trovare una soluzione più condivisa possibile, perché come associazione ha la possibilità di utilizzare qualunque sede che risulti compatibile per caratteristiche urbanistiche, senza necessità di autorizzazioni.
L’unica via per evitare l’apertura sembra poter essere nelle nuove leggi relative alla “sicurezza urbana”, ma le prime verifiche, con lo stesso Ministero dell’interno, sembrano escludere la possibilità in questo caso specifico.
Il sindaco ha anche dato notizia che in questi giorni l’associazione ha presentato una Denuncia di inizio attività (Dia) nella sede di via San Giacomo, in zona artigianale del quartiere Braida. Ha anche chiarito che non essendoci la destinazione urbanistica richiesta per questa sede l’autorizzazione verrà negata. Le condizioni non ci sono e questa sarà la nostra unica risposta, ha detto Pattuzzi.
Infine ha risposto alle altre domande di Menani. La Magistratura, ha spiegato, non fa azione preventiva ma punitiva e non è quindi possibile informarla della frase incriminata, mentre è certo che le forze dell’ordine hanno letto e messo agli atti. Per quanto riguarda i dati personali del presidente dell’associazione, sono evidentemente dati sensibili non in possesso dell’amministrazione e che non posso no essere divulgati, tanto più che risiede fuori Sassuolo. Il contratto di affitto risulta invece regolare anche se in quello stabile dopo le prime anomali riscontrate si è fatta esperienza e vengono ora presentate situazioni almeno all’apparenza tutte in regola.
Luca Caselli si è dichiarato soddisfatto, prendendo atto che Hasnaoui non ha detto il vero riferendo dell’impegno del sindaco per la sede della cosiddetta moschea. Ha chiesto di considerare che la persona che chiede l’apertura di una sede culturale islamica in città è qualcuno che non dice il vero, che è protagonista di un abuso edilizio non sanato. Condivido ovviamente la scelta del sindaco di non approvare la Dia presentata e chiedo che l’amministrazione tenga duro su questo punto.
Gian Francesco Menani della Lega Nord invece si è dichiarato non soddisfatto e, ricordando un altro passaggio dell’intervista in cui si evidenziavano i circa mille voti rappresentati dalla comunità islamica si è chiesto se siano questi a determinare il buonismo dell’amministrazione nei confronti di queste persone. Il decreto Maroni, ha aggiunto, dà ai sindaci pieni poteri e quindi non posso credere che la motivazione dell’ordine pubblico per impedire l’apertura di una moschea non regga.
A seguire un’interrogazione di Claudia Severi, Forza Italia Pdl, è stata dedicata all’incidente mortale di pochi giorni fa e in particolare a conoscere lo stato della segnaletica nell’incrocio teatro della tragedia, con richiesta di conoscere le tempistiche con cui vengono effettuate le manutenzioni, se si tratti di un tratto di strada particolarmente pericoloso e quali sono i tratti di strada più pericolosi di Sassuolo.
Ha risposto l’assessore Morini, chiarendo che in tutta la zona non esiste un grave stato di degrado della segnaletica. Quella verticale è presente e ben visibile, non risulta nessun tipo di segnalazione per scarsa visibilità o inadeguatezza dei cartelli. Quella orizzontale era presente ma in parte cancellata perché siamo in una zona ad alto passaggio di mezzi pesanti. Nessun verbale precedente ha evidenziato carenze dio sicurezza o pericolosità particolare dell’incrocio, che non ha mai presentato rilevanti problemi, infatti dal 1999 al 2005 si sono registrati complessivi dei incidenti, nessuno nel 2006, uno nel 2007 e uno nel 2008, escluso l’ultimo tragico e mortale.
Dieci sono i punti considerati problematici per la pericolosità a Sassuolo: i primi cinque su una mappatura totale della città effettuata negli anni scorsi, sono l’incrocio fra via Agnini e via Matteotti, via Montanara/Circonvallazione sud, via Regina Pacis/ Pedemontana, Circonvallazione nord est/via Adda, via Radici in Piano/Pedemontana.
Su tutti i dieci punti più pericolosi, ha spiegato Morini, sono stati effettuati interventi negli ultimi anni, con realizzazione di rotatorie o di attraversamenti pedonali rialzati.
Il numero di incidenti registrati è calato nel 2003 per poi restare costante, intorno ai duecento sinistri l’anno.
Claudia Severi si è dichiarata parzialmente soddisfatta di sapere che è stato fatto tutto il possibile, ma ha chiesto di conoscere come e da chi vengono stabilite le priorità di intervento nelle manutenzioni e se questo venga fatto in maniera oggettiva.
Concluse le interrogazioni (una di Giovanardi e Cardone del Gruppo Misto, comunque assenti, mancava di parte della documentazione) si è passati ai punti dell’ordine del giorno successivi, a partire dalla proposta di scissione totale della società Sat Patrimonio srl a favore delle Società patrimoniali dei Comuni associati.
Il sindaco Pattuzzi ha ricordato brevemente la genesi di questa società, nata quando, con l’entrata dei partner privati nelle società di servizi, la legge impose di mantenere a totale proprietà pubblica le reti di erogazione di acqua, gas. Venne quindi creata Sat Patrimonio, che aveva un equilibrio di bilancio (da una parte entrate per l’affitto dei canoni, dall’altra uscite per saldare il debito contratto per l’acquisto dal partner industriale dell’epoca, Edison, della sua parte di proprietà delle reti, pari al 40 per cento).
Le ultime vicende finanziarie globali hanno provocato uno squilibrio nei conti della società, con uno sbilancio di circa 160mila euro. La scelta odierna quindi è quella di scindere totalmente la società facendola confluire in quote proporzionali nelle Società di gestione patrimoniale che nel frattempo sono state aperte da tutti i Comuni soci (cinque, i quattro del distretto ceramico più Serramazzoni). L’operazione prevede che ogni Patrimoniale diventi proprietaria delle reti presenti sul suo territorio e in proporzione a queste titolare dei debiti di Sat Patrimonio. Dal punto di vista finanziario c’è un vantaggio immediato con l’estinzione delle spese esistenti per redigere il bilancio, pagare io revisori dei conti. In più si creano ulteriori economie sull’Iva e altre voci che permetteranno di assorbire in modo adeguato il debito.
Rocco Capuozzo, del Partito Comunista dei Lavoratori, ha dichiarato la sua contrarietà al modello che si basa fin dall’inizio sulla speculazione sulle risorse naturali patrimonio di tutti. Le difficoltà del capitalismo, ha detto, si riversano sul sistema politico, al quale viene chiesto di reperire nuove fonti di guadagno, che sono state trovate nelle cose essenziali, come l’acqua o le cure mediche, dove il privato sta entrando per imporre la sua logica di profitto. A Sassuolo queste risorse sono state prima trattate insieme a un privato, poi si è passati a una multinazionale, quindi a una società quotata in borsa, in una logica sempre più orientata al guadagno. Auspico un superamento del modello capitalistico, soprattutto da parte della sinistra.
Paolo Vincenzi, di Forza Italia Pdl, ricorda di aver obiettato al suo tempo sulla creazione dell’ennesima scatola che sarebbe stata Sat Patrimonio, che avrebbe prodotto solo costi. Oggi, dice, siamo arrivati a quel punto, più che altro perché manca una vera programmazione che definisca le priorità. Si sarebbe potuto attendere all’epoca e accelerando la costituzione della Patrimoniale evitare questo passaggio.
Per la scissione totale di Sat Patrimonio nella Società Patrimoniale comunale e in quelle degli altri Comuni hanno votato il sindaco, Caserta del Gruppo Misto, Democrazia è libertà La Margherita, Uniti per Sassuolo La Margherita, Comunisti Italiani, Pd.
Hanno votato contro Rifondazione Comunista, Forza Italia Pdl, An Pdl e i Popolari Liberali.
Il punto successivo riguardava il bilancio di previsione e lo stato di attuazione del programma, con assestamento.
Il sindaco Pattuzzi ha esordito nell’illustrazione facendo presente il problema dell’abolizione dell’Ici sulla prima casa. Operazione che ha portato meno introiti per 2 milioni e 800mila euro nelle casse comunali, che verranno rimborsati solo in parte dal governo centrale: mancano 433mila euro.
Un altro ammanco nelle casse comunali rispetto al previsto è rappresentato invece dall’Ici per gli affitti a canone concordato, che è all’1 per mille, e per l’esenzione delle case date in comodato gratuito a parenti. In questo caso, ha spiegato il sindaco, si tratta di una scelta volontaria, che va incontro alle esigenze delle persone, in quanto i contratti a canone concordato risultano graditi sia al proprietario che incassa un affitto un po’ più basso ma con maggiori certezze di pagamenti effettivi e regolari, sia ovviamente all’inquilino. Per questo l’attivazione di contratti a canone concordato è cresciuta di molto rispetto alle previsioni, facendo mancare, insieme ai comodati gratuiti, complessivi 436mila euro rispetto a quanto preventivato.
Altra entrata minore rispetto alle attese viene dalle sanzioni amministrative, in calo anche perché la Polizia municipale svolge sempre più un ruolo di controllo e presidio del territorio e riesce a essere meno presente nel far rispettare il codice della strada (260mila euro in meno). In più ci sono altri mancati trasferimenti dallo stato.
Per il 2008, ha spiegato Pattuzzi, siamo in grado di chiudere il bilancio comunque, a differenza di molti altri Comuni che non ce la faranno, per il 2009 se la situazione non cambierà si renderà necessario operare tagli sui servizi.
Per gli aumenti in entrata, Pattuzzi ha evidenziato un fondo regionale per l’assistenza domiciliare, ovviamente già destinato, e i fondi previsti dalla vendita degli spazi per la pubblicità.
Sul fronte della spesa, il sindaco ha evidenziato anche l’aumento nella scuola per il personale a sostegno degli alunni portatori di handicap. Aumentati anche i fondi per i sostegni nelle strutture per minori, e quindi in crescita i casi di allontanamento dalle famiglie.
Un capitolo è stato dedicato anche al bilancio di Sgp, allegato al documento principale, in cui si evidenziano importanti lavori in aggiudicazione, dalla ristrutturazione di villa Giacobazzi Vistarino alla nuova piscina comunale coperta. Siamo in linea con le spese previste per le manutenzioni, ha detto il sindaco, e ci sono diverse riprogrammazioni nel piano della società. Fra le più importanti la decisione di non acquistare Casa Gatti (anche in seguito a rilievi dei consiglieri di opposizione) e di non ristrutturare l’ex ufficio del personale in via Pretorio con destinazione a cinque alloggi di edilizia residenziale pubblica, a causa della mancanza di un finanziamento previsto per questo obiettivo e cancellato con il nuovo governo. Si procederà quindi all’alienazione.
Paolo Vincenzi ha fatto notare che il calo dell’Ici è conseguenza di un cambiamento dei tempi, che richiede sacrifici per tutti, e sottolineato che la scelta fatta dal governo è stata condivisa e apprezzata dalla maggioranza degli italiani. Il Comune, ha detto, deve fare a sua volta economia e deve farlo attraverso una migliore programmazione che non includa previsioni di entrata errate come si riscontrano in questo caso. Quanto al bilancio di Sgp, ha detto, si basa su una serie di aumenti di tariffe che sono anch’essi a carico del contribuente.
Massimo Benedetti dei Popolari Liberali ha commentato molto negativamente il bilancio di Sgp, criticando il pareggio ottenuto con la vendita di proprietà comunali che, ha detto, non sono infinite. I ricavi dai canoni di concessione risultano dimezzati e si rendono necessarie economie nella manutenzione del patrimonio, come evidenziato dai numeri di bilancio.
Per quanto riguarda il bilancio comunale benedetti ha sottolineato tre pesanti rilievi mossi dalla Corte dei conti: debiti fuori bilancio in misura molto alta, relativi ai contenziosi per espropri del passato; mancanza di un inventario aggiornato; un conto economico che escluse voci di entrata straordinaria presentava in realtà uno sbilancio dovuto ai costi fuori controllo in particolare per la macchina burocratica comunale. La spesa corrente, ha commentato Benedetti, sale ancora di 1 milione e mezzo e il controllo gestionale garantito dal Comune è solo una promessa.
Corrado Scalabrini, Democrazia è libertà La Margherita ha commentato non positivamente i contratti a canone convenzionato, ma soprattutto il fatto che il calo di entrate che ne deriva venga spalmato su voci quali Polizia municipale e ambiente, sociale e sport, mentre non convincono alcune scelte fatte per il personale. Chiederò ulteriore documentazione, ha detto, ma voto a favore, perché riconosco il forte tentativo del sindaco di lavorare al meglio con le risorse che ha. Vedo comunque un problema di previsioni e programmazione.
Claudia Severi di Forza Italia Pdl ha parlato di una giunta che naviga a vista e di aumenti diffusi su molte voci a carico del cittadino, quali per esempio i servizi cimiteriali. Non vediamo correlazione fra le scelte fatte a monte e i risultati ottenuti a valle.
Massimiliano Righi ha ribadito l’efficacia degli affitti a canone convenzionato che proprio pèer il vantaggio che consentono sia al padrone di casa che all’inquilino sono cresciuti anche oltre le previsioni negli ultimi anni. Sono contratti, ha detto, che hanno benefici diretti ma anche altri indiretti, come l’allentamento della tensione sociale e quindi delle incombenze per i relativi servizi del Comune.
Rocco Capuozzo del partito Comunista dei lavoratori ha indicato sprechi da tutt’altra parte rispetto a chi l’aveva preceduto. Milioni di euro per abbattere via San Pietro e costruire un’altra caserma, cantieri continui in città, aumenti di rette e servizi, il tutto invece di sostenere economicamente le fasce più bisognose della popolazione. Nessun aiuto per il reinserimento dei lavoratori che sono usciti dal mercato del lavoro.
Annalisa Sibani del Pd ha fatto notare che le minori entrate Ici, se anche riducono la pressione fiscale, non vanno comunque nella direzione di garantire gli aumentati bisogni della popolazione. Per mantenere certe condizioni, ha detto, i sacrifici saranno comunque necessari da parte di tutti, e se non si chiameranno Ici avranno un altro nome ma ci saranno ancora, ma da parte della politica deve esserci condivisione di questi necessari sacrifici quando la società è in difficoltà. Sassuolo nonostante le ristrettezze finanziarie è cambiata in meglio negli ultimi anni ed è necessario lo sforzo di tutti per mantenere i positivi effetti di questo cambiamento.
Nicola Caserta del gruppo Misto si è detto preoccupato per le politiche del governo centrale e ha invece giudicato positivamente le scelte di bilancio, che sono la continuazione del programma che avevamo votato e che prevede altri punti fondamentali.
Hanno votato a favore dell’assestamento di bilancio il sindaco, Comunisti Italiani, Caserta del Gruppo Misto, Uniti per Sassuolo La Margherita, Democrazia è libertà La Margherita, Pd.
Contrari Forza Italia Pdl, An Pdl, Popolari Liberali, Rifondazione Comunista.
In chiusura di seduta sono stati approvati due punti riguardanti la Protezione civile. Il primo riguardava il rinnovo della convenzione con la Provincia per l’adesione al Fondo di previsione e prevenzione dei rischi.
Il punto è stato approvato con la sola astensione di Forza Italia Pdl.
In ultimo l’adozione dell’elenco comunale per il censimento delle aree percorse dal fuoco, approvato all’unanimità.