“Le dinamiche del crimine organizzato di matrice mafiosa mostrano di mantenere i caratteri della pervasività nelle regioni tradizionalmente afflitte dal fenomeno e di ricercare nuove e sempre più remunerative proiezioni sul territorio nazionale, come in diversi Paesi esteri”. Lo afferma la Direzione investigativa Antimafia (Dia), nella sua relazione semestrale al Parlamento e al ministero dell’Interno sui risultati conseguiti nei primi sei mesi del 2008.
“Nel semestre in esame, le matrici mafiose endogene hanno evidenziato notevoli capacità di infiltrazione nel mondo imprenditoriale e nella pubblica amministrazione locale”, sottolinea la Dia, evidenziando anche che “sembra acquisire sempre maggiore consistenza l’aspetto transnazionale delle condotte mafiose, specie per quanto attiene al narcotraffico”.
Le mafie, secondo la Dia, mantengono il loro ampio spettro di attività, cogliendo ogni opportunità offerta dal territorio, come nel caso degli “illeciti concernenti il lucroso ciclo dei rifiuti”.
Il ricorso agli omicidi per consolidare la capacità di intimidazione a livello territoriale è stato nel periodo di minore intensità.Inoltre è ”provata”, secondo la Dia, la collaborazione tra la criminalità autoctona, italiana, e quella straniera nelle sue diverse forme.
”Il quadro di situazione dei fenomeni criminali organizzati, emerso nel semestre in esame, continua a registrare la significativa incidenza di agguerrite matrici straniere”, riferisce la Dia. ”Il sistema della sicurezza – si legge nella Relazione – si trova ad affrontare sempre più spesso un tipo di criminalità multietnica, operante in un ampio spettro di reati”, che vanno dalla tratta di esseri umani alla contraffazione e al riciclaggio, passando per il traffico di droga e armi”. In controtendenza con la ‘stretta’ sulle lucciole in strada voluta dal governo e tradotta in pratica da molti sindaci, la prostituzione cinese cambia volto e, oltre al ‘tradizionale’ adescamento attraverso gli annunci economici sui media locali, prova a puntare sull’adescamento su strada.
”L’adescamento – si legge nella relazione – è quasi sempre effettuato attraverso annunci economici sui media locali”, ma ”si segnala, per il momento con modalità sporadiche e solo nel nord del Paese, anche l’adescamento su strada, effettuato direttamente da giovani meretrici”.
Fonte: Adnkronos