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Reggio E.: successo del convegno ”Area vasta”

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Ha registrato un buon successo il convegno “Muoversi nell’Area Vasta”, organizzato dagli Ordini degli ingegneri di Reggio Emilia, Parma e Modena, che si è tenuto nella giornata di ieri presso l’aula magna dell’Università.

Al tavolo dei relatori Piero Antonio Gasparini, Angelo Tedeschi, Pietro Balugani, rispettivamente presidenti del tre Ordini; Elisa Abati, Dante Bertolini, Stefano Curli e Marco Poli del comitato organizzatore; Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia.


E’ stato l’ingegner Curli ad aprire i lavori, illustrando le motivazioni del convegno: “Stiamo attraversando un momento fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio, ha sottolineato, e buona parte degli strumenti urbanistici del panorama regionale (PSC, PTCP, PTR ed altri più locali), hanno visto o stanno vedendo la luce in concomitanza in questi mesi, consentendo, tramite questa contemporaneità, alle varie amministrazioni di mettere in essere sinergie e strategie comuni di ampio respiro altrimenti non ipotizzabili.


Il territorio delle Province di Parma, Reggio e Modena é caratterizzato da una forte omogeneità di caratteri sia morfologici, che economici e sociali. Lungo l’asse della Via Emilia tra Parma e Modena si è ormai sviluppato un unico sistema urbano lineare che, a parte alcune modeste interruzioni, non conosce soluzione di continuità per più di 60 km. Se consideriamo questo sistema nel suo complesso è evidente come, dal punto di vista economico-imprenditoriale, da quello dei servizi e non ultimo da quello della popolazione residente, esprima nel suo insieme le potenzialità di una grande città europea. Questa grande città lineare necessita però, ha concluso Curli, di una rete infrastrutturale particolarmente efficiente e in grado di favorire i flussi di traffico, di persone e di merci che per motivi diversi si muovono al suo interno”.
E’ a fronte di questa analisi che da tutti gli interventi (Prof. Carlo Monti, Università di Bologna; Paolo Gandolfi, assessore alla mobilità del Comune di Reggio Emilia; Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia; Ugo Ferrari, assessore all’urbanistica del Comune di Reggio Emilia; Daniele Sitta, assessore all’urbanistica e mobilità del Comune di Modena; Maurizio Maletti, vice presidente della Provincia di Modena; Pietro Somenzi, assessore alla mobilità del Comune di Parma; Ugo Danni, assessore all’Urbanistica della Provincia di Parma; Alfredo Peri, assessore alla mobilità della Regione Emilia Romagna) è emerso come il tema della via Emilia bis sia fondamentale per la crescita e contemporaneamente per la tenuta del nostro territorio. L’assessore Gandolfi, in particolare, ha ricordato come questa “Area vasta”, che comprende ben cinque città quali Reggio, Parma, Modena, Carpi, Sassuolo, sia un territorio ricco e con quasi un milione di abitanti; un’ area quindi che esiste di fatto e che rappresenta oggi uno dei più grandi poli produttivi ed industriali d’Italia ed Europa. L’area vasta è però fatta di spostamenti, di persone e cose che si muovono ogni giorno da una città all’atra e che impegnano come mai in precedenza una rete infrastrutturale antica e a tratti fragile ed è in questo contesto che si rende indispensabile la realizzazione della Via Emilia bis”.


Gandolfi ha quindi proposto di partecipare a tutte le amministrazioni coinvolte per il finanziamento di quest’opera considerando che la quota rimanente sarebbe molto probabilmente poi coperta da ANAS. Di fatto ponendo già le basi per una completa fattibilità dell’importante infrastruttura. Il cammino intrapreso con la Conferenza di Area Vasta PR-RE-MO proseguirà con l’istituzione di un tavolo misto tecnico/amministrativo che analizzerà nel dettaglio i progetti di valenza sopraprovinciale come appunto la via Emilia bis. Tavolo a cui gli Ordini degli ingegneri danno piena disponibilità a partecipare e organizzare. La Conferenza di Area Vasta avrà poi due ulteriori momenti: a Modena in tema di scalo merci di Marzaglia e nodo ovest di Modena; a Parma in tema di corridoio Tirreno-Brennero. La partecipazione di tutti gli amministratori invitati e del folto pubblico presente testimoniano come sia possibile un salto di qualità nella pianificazione di scelte strategico – infrastrutturali che porti verso una messa a sistema del territorio delle tre provincie: il Sistema Parma – Reggio – Modena.