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Poesia Festival domani tra sacro, lirico e profano

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Domani, il pomeriggio poetico comincia alle 16.00 a Pozza di Maranello, presso il Parco Rangoni Machiavelli (in caso di maltempo Auditorium Enzo Ferrari) con Stefano Benni che legge le sue poesie accompagnato al pianoforte da Andrea Farri e alla chitarra da Niclas Benni. Il giornalista, scrittore e poeta bolognese è tra le penne più brillanti della narrativa italiana.

Ha pubblicato decine di raccolte poetiche, racconti e romanzi, tra cui Bar Sport (1976), Prima o poi l’amore arriva (1981), Blues in sedici (1998), Margherita dolcevita (2005), La grammatica di Dio (2007).


In contemporanea, sempre alle 16.00, ma a Spilamberto, si tiene la sfida “Per un pugno di poesie” condotta da Neri Marcorè: gli studenti dell’ITC Agostino Paradisi e dell’ITI Primo Levi di Vignola si danno battaglia a colpi di versi. L’attore, conduttore televisivo, comico e imitatore è assolutamente a proprio agio in questo ruolo: da oltre sei anni conduce il book-game di Raitre “Per un Pugno di Libri”.


La forza poetica presente nella Bibbia viene espressa da Angela Goodwin e Franco Giacobini che alle 17.00 nella chiesa di San Michele Arcangelo a Montale di Castelnuovo leggono “Il cielo e la terra passeranno, ma non le mie parole” (Marco, cap. XIII, versetto 31). Angela Goodwin è un’attrice romana, che ha attraversato la storia del cinema (partecipando a numerosi film d’autore, come: Venga a prendere un caffè da noi, Le conseguenze dell’amore), del teatro e della televisione. Da circa 28 anni assieme al marito Franco Giacobini presenta letture di brani biblici, basandosi sulle tecniche di Stanislavsky usate ancora oggi all’Actor’s Studio di New York.
Alle 18.00 il palcoscenico del Centro Culturale di Marano sul Panaro è riservato a un soprano di fama mondiale: Mirella Freni svela al pubblico i segreti dell’opera e del belcanto in una conversazione con Elvio Giudici. Segue una performance del Centro Universale del Bel Canto di Vignola.


Sempre alle 18.00, a Spilamberto, una delle più convincenti ed intense attrici teatrali e cinematografiche napoletane, Anna Bonaiuto, dà voce ai versi della poetessa statunitense Sylvia Plath, presentata da Nadia Fusini. Oggetto di culto postumo per gli studiosi di letteratura americana, poetessa e musa emblematica di una stagione letteraria cruciale, morta suicida nel 1963 a soli trentuno anni, Sylvia Plath è divenuta il simbolo delle rivendicazioni femministe del Novecento ed è stata una delle voci più potenti e limpide della letteratura del secolo scorso. Torturata dalla sua ansia di vivere e di esprimersi, che contraddiceva il ruolo tradizionale di moglie e madre, lacerata dal conflitto tra l’essere per sé e l’essere per gli altri, la Plath ha lasciato un’infinità di poesie violente, intense e disperate. Anna Bonaiuto stupisce il pubblico grazie alla sua capacità di interpretare con vigore i versi della poetessa.


Alle 19.30 spazio alla musica: Roberto Vecchioni, presso il Teatro La Venere a Savignano sul Panaro dialoga con il critico Roberto Galaverni e con il giornalista Roberto Serio su “La poesia e la canzone”. Il “professore” parla di questi due temi che gli stanno particolarmente a cuore, tanto che, dopo essersi ispirato per anni ai grandi nomi della poesia internazionale, recentemente ha pubblicato “Di sogni e d’amore” (Frassinelli). Il volume raccoglie diversi scritti del cantautore milanese: erano nascosti nei cassetti, annotati su quaderni di scuola o su fogli sparsi, conservati dalla madre e quasi dimenticati. Il filo rosso del libro e dell’incontro di domenica è quello dei sentimenti, della passione per la parola e per la musica, dell’amore per l’arte e per il mondo che l’artista ha sempre coltivato con coerenza e con talento.