Il decreto legge che vieta l’esercizio della prostituzione in luoghi pubblici è “inefficace ai fini della sicurezza pubblica e controproducente
per coloro che esercitano la prostituzione in luoghi pubblici; è inoltre “sbagliato in quanto criminalizza le vittime anziché gli sfruttatori”.
Questo il parere espresso dal Consiglio nel documento presentato nella seduta di ieri dai consiglieri del Pd Emanuela Torchi, Gabriele Zaniboni, Nadia Musolesi e Anna Pariani, da Vania Zanotti (Sd), Giovanni Venturi (Pdci), e approvato con 18 voti favorevoli (Pd, Sd, Prc) e 3 contrari (Fi-Pdl).
Con l’ordine del giorno il Consiglio aderisce al documento “Prostituzione e tratta, diritti e cittadinanza – le proposte di chi opera sul campo” in cui si delineano le linee di intervento per tutelare le vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale, lavorativo, in attività di accattonaggio e illegali e per contrastare tali fenomeni e le attività criminali che le gestiscono. Il documento mira a coinvolgere enti locali, forze dell’ordine, enti e associazioni nella tutela delle vittime di sfruttamento, soprattutto donne e minori ridotti in schiavitù e privati delle proprie libertà, in azioni per la lotta all’emarginazione e per l’inclusione sociale. Un invito a promuovere iniziative su questi temi è rivolto anche alla Giunta.