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No del Coni e Ufficio Scolastico a Riccò relatore

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No del Coni provinciale Modena e dell’Ufficio Scolastico Provinciale (l’ex provveditorato) di Modena a Riccardo Riccò relatore nelle scuole.

Nei giorni scorsi il ciclista fermato per doping al Tour aveva detto: ”Ho capito di aver commesso un errore, e adesso vorrei che altri non cascassero nella stessa trappola. Andrò nelle scuole e racconterò la mia storia”.

”Non crediamo che – scrivono però il dirigente provinciale Coni Franco Bertoli e il dirigente scolastico Gino Malaguti – possa rappresentare l’esempio migliore per gli studenti modenesi. Per questo, facendo seguito agli articoli apparsi nei giorni scorsi sulla stampa relativamente all’ipotesi avanzata dallo stesso Riccardo Riccò di tenere lezioni agli studenti modenesi, riteniamo che gli stessi studenti abbiano certamente bisogno di buoni esempi e di valori profondi. Lui non lo è stato fino in fondo nell’ultima edizione del Tour de France, quando le analisi cui è stato sottoposto hanno riscontrato l’assunzione di sostanze dopanti”.
”Qualche dubbio – aggiungono – sorge inevitabilmente sulla reale capacità di Riccardo Riccò, nonostante la sua buona volontà, di trasmettere gli importanti valori educativi legati allo sport dopo aver dimostrato, col suo comportamento, di non crederci fino in fondo.

Crediamo che il giovane atleta formiginese necessiti ancora di un percorso di crescita personale prima di potersi porre come esempio agli studenti modenesi.

Auguriamo pertanto a Riccardo Riccò di poter presto dimostrare il suo reale cambiamento in tema di lealtà sportiva, rimandando in seguito un suo eventuale incontro con gli studenti”.