Il piccolo era stato portato dai genitori al Pronto Soccorso, lunedì scorso, a seguito di caduta accidentale entro le mura domestiche. Pur in assenza di sintomi rilevabili, il personale medico aveva subito disposto l’effettuazione di un esame Tac al cranio, esame che rivelava la presenza di un ematoma extradurale in fase evolutiva.
L’emergenza operatoria immediatamente attivata nella sala operatoria neurochirurgica, ha consentito alla équipe della Anestesia e Rianimazione diretta da Antonino Pistilli di procedere a stabilizzare ed addormentare il piccolo paziente ed alla équipe della Neurochirurgia diretta dal dott Franco Servadei di intervenire.
L’intervento di evacuazione dell’ematoma, attraverso craniotomia (asportazione e riapposizione di un lembo osseo cranico), è durato complessivamente un’ora.
Trascorse nel reparto di Rianimazione le successive 12 ore il piccolo è stato trasferito nel reparto di Pediatria dal quale è stato dimesso oggi, in buone condizioni.
Nei bambini l’ematoma extradurale (raccolta di sangue esterna alla dura madre) è particolarmente insidioso perché può avere un andamento clinico rapidamente disastroso. Tale ematoma, che può determinarsi dopo un trauma cranico, si sviluppa nonostante apparenti buone condizioni cliniche del paziente e può evolvere sino allo stato di coma irreversibile.
Le due équipe mediche e la Direzione del Santa Maria Nuova esprimono grande soddisfazione per l’esito dell’intervento che ha confermato la ottima integrazione e collaborazione quotidiana tra specialisti che rende possibile, come in questo caso, l’esecuzione di interventi che richiedono, in tempi brevissimi, una organizzazione complessa e competenze multidisciplinari.
Ricordiamo che la equipe di Neurochirurgia è disponibile al Santa Maria Nuova nell’arco delle 24 ore.