Martedì prossimo, 23 settembre, il progetto di centrale turbogas all’ex cartiera Burgo di Marzabotto (Bologna) e gli altri due impianti simili progettati da Dufenergy Italia Spa a Spilamberto (Modena) e nella provincia di Reggio Emilia, approderanno in Regione.
Gli impianti, tre tradizionali centrali termoelettriche da 150 Mwe complessivi, sono infatti oggetto di un’interrogazione a risposta immediata (question time) della capogruppo dei Verdi Daniela Guerra che sul tema già nel luglio scorso aveva rivolto una interrogazione regionale alla Giunta.
“Il Piano energetico regionale, che è l’atto di pianificazione fondamentale delle scelte energetiche dell’Emilia-Romagna – spiega Guerra – ha dato un preciso stop alle nuove centrali termoelettriche prevedendo che il futuro aumento della domanda di energia sia soddisfatto attraverso misure di risparmio energetico e con lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Oggi, a neanche un anno dall’entrata in vigore del Piano energetico la Regione fa marcia indietro prevedendo la costruzione di 3 centrali convenzionali senza recupero di calore. Come si spiega questa contraddizione? Come si conciliano le nuove centrali con gli obiettivi di miglioramento dei Piani di gestione della qualità dell’aria delle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia e come si conciliano con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) imposti dal Protocollo di Kyoto?
A queste domande e agli interrogativi posti dai cittadini sulla quantità di emissioni inquinanti che le centrali andranno a produrre sarebbe bene che l’assessorato alle Attività Produttive desse una risposta precisa. Per questa ragione credo sia importante che chi si oppone a questi impianti continui a far sentire la proprio voce, anche partecipando alla seduta del consiglio regionale di martedì prossimo”.
(Gruppo Verdi Regione Emilia-Romagna)