Otto secoli fa grazie al patto fra i ‘ramisani’, i privati proprietari di un ramo del fiume Reno, e il Comune di Bologna, il capoluogo emiliano ottenne la possibilità di accedere liberamente a un sistema idraulico fatto da una fitta rete di canali per lo più sotterranei, capace di trasformare la città in un polo industriale. A ricordare l’anniversario (il contratto fu firmato il 30 maggio del 1208), saranno mostre e visite guidate in giro per Bologna.
Si comincia con l’esposizione di una grande ruota idraulica che un tempo funzionava lungo il canale delle Moline e che è stata restaurata di recente dal Museo della civiltà contadina e dai consorzi della chiusa di Casalecchio e della chiusa di San Ruffillo. La ruota rimarrà esposta fino al 28 settembre nel cortile d’onore di Palazzo D’Accursio. Fino allo stesso giorno l’Urban center di piazza re Enzo ospiterà, inoltre, la mostra ‘La ruota gira ancora’ con plastici e pannelli che ripercorrono la storia del sistema delle acque in città.
A completare l’omaggio saranno le visite guidate organizzate sia all’interno del Museo del patrimonio industriale e dedicate alla produzione e commercializzazione della seta (il 19 e 23 settembre), sia quelle dell’associazione Vitruvio in giro per la città. Ad esempio il 19 e 26 settembre si potrà andare dalla chiusa di Casalecchio fino alla certosa di Bologna in gommone, oppure visitare l’antico opificio (20 settembre) o il costruendo museo della navigazione (25 settembre). Tutte le iniziative sono a ingresso libero, ma è obbligatoria la prenotazione. Info: 051 6027391 e Comune di Bologna.