“Leo era da molto tempo lontano dal teatro ma lo aveva portato così avanti che è ancora lunga la strada per raggiungere il livello di sviluppo e di
modernità cui lo aveva fatto arrivare.
Lo ha nascosto per ritrovarlo, affidandolo ad uno sforzo di ricerca senza fine”. Così l’assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Angelo Guglielmi.
Il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, ha espresso il profondo cordoglio e le condoglianze della comunità bolognese alla famiglia di Leo De Berardinis, scomparso oggi a Roma.
“Leo De Berardinis – ha dichiarato il sindaco – ha rappresentato una vera e propria novità nel panorama teatrale italiano per le sue attività di
attore, regista e straordinario innovatore. Il tempo della sua presenza bolognese, prima del drammatico intervento che ne ha prodotto il coma, era stato caratterizzato nella gestione del San Leonardo, in particolare da un’ulteriore ed efficace caratterizzazione delle attività di ricerca e di sperimentazione. Il suo è stato un contributo intellettuale importante al
teatro italiano come a quello bolognese. Al Dams e all’Università di Bologna restano i materiali che costituiranno il Fondo De Berardinis e che, sono sicuro, rappresenteranno un utilissimo contributo alla ricerca e alla
sperimentazione teatrale”.
“Ho conosciuto Leo De Berardinis negli anni Novanta, quando io scrivevo per la rivista Sipario e fui testimone del suo passaggio da Nuova Scena al Teatro San Leonardo. Ci siamo rincontrati al Festival di Santarcangelo e sono stato vicino a lui e alla famiglia quando è andato in coma.
La morte di Leo, oltre a lasciare un vuoto nel teatro italiano, rattrista quanti oggi vivono accanto a un familiare in stato vegetativo.
Accanto all’enorme patrimonio teatrale che ci ha lasciato, resterà la ricchezza di affetti dei suoi familiari, della compianta Perla Peragallo e dei tanti amici che gli sono stati vicini in questi anni difficili della sua vita.
Dedichiamo a Leo la prima tappa della tournèe teatrale della compagnia Gli amici di Luca, con lo spettacolo Ritorno che sabato prossimo si terrà proprio a Roma, al teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi, in occasione della Giornata dei Risvegli. I ragazzi della compagnia che hanno vissuto il coma testimoniano come a volte, ma non sempre, è possibile uscirne”.
Fulvio De Nigris, direttore del Centro studi per la ricerca sul coma Associazione Gli amici di Luca – Bologna
“Leo de Berardinis ha significato tanto per la crescita culturale del nostro territorio. La sua arte ha contribuito a permeare le nostre piazze e
i nostri teatri di modernità, il suo spirito ha regalato a Bologna tanti volti e tanti modi di essere, arricchendo la nostra città di testi e di
voci e mostrandoci come le contraddizioni della vita possano trovare un piacevole punto di fusione sulla scena.
Poco più di un anno fa, il Centro la Soffitta organizzò il ciclo di incontri ügPer un libro su Leo a Bolognaüh, costruendo unüfopportunità per
valorizzare gli artisti che lavorano sul nostro territorio e per evitare di disperdere unüferedità culturale immensa quale è quella che ci è stata
consegnata da Leo de Berardinis.
Il mio ricordo di Leo de Berardinis è quello di uno dei più illustri rappresentanti della ricerca teatrale italiana e, soprattutto, di una
persona fuori dallüfordinario, capace di trasmettere amore per il teatro e amore per la vita”.
Il ricordo dell’assessora alla Cultura della Provincia di Bologna, Simona Lembi