Quanto oggi emerso nelle pagine della cronaca bolognese è l’esito dei controlli avviati nel 2005/2006, quando per la prima volta è stato possibile incrociare le liste dell’anagrafe sanitaria con quelle dell’anagrafe tributaria, che hanno condotto alla revisione delle liste degli iscritti al Servizio Sanitario Regionale per l’area metropolitana bolognese, con l’eliminazione di tutti i nominativi di persone nel frattempo decedute. Così l’Azienda USL di Bologna.
Si trattava di pochi casi, per lo più di persone temporaneamente iscritte nell’area metropolitana bolognese per periodi limitati.
Dalla fine del 2006 le liste degli iscritti al Servizio Sanitario Regionale sono costantemente verificate informaticamente con l’anagrafe tributaria, al fine di garantire l’assenza di qualunque tipo di errore.
In questo ultimo anno e mezzo l’Azienda USL di Bologna ha quindi provveduto alle non semplici verifiche e al conteggio delle quote economiche a suo tempo corrisposte ai Medici di Medicina Generale e sta oggi di conseguenza avviando le opportune azioni di recupero, dando ai diretti interessati una chiara comunicazione individuale, con le esatte indicazioni degli importi, dei periodi e delle persone cui queste quote si riferiscono.
I Medici di Medicina Generale coinvolti sono circa un’ottantina per un recupero medio di poche centinaia di Euro lorde a medico.