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Inaugurati due nuovi padiglioni espositivi alla Fiera di Bologna

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Due nuovi padiglioni, di 18.500 metri quadrati di superficie espositiva, sono stati inaugurati alla Fiera di Bologna. Il battesimo ufficiale è avvenuto alla presenza del sindaco Sergio Cofferati, dello storico dell’arte Philippe Daverio e del presidente Fabio Roversi Monaco.

I due nuovi spazi, che portano la dotazione complessiva della Fiera a 200 mila mq, sono costati oltre 50 milioni di euro ed i lavori sono durati dall’apertura del cantiere un anno e quattro mesi di lavoro.
La direzione generale dell’opera, il coordinamento tecnico e la progettazione dell’impiantistica è stata affidata a Finanziaria Bologna Metropolitana mentre i lavori sono stati eseguiti dalla ditta di costruzioni Cogei Spa, il cui proprietario, Renzo Menarini (ora anche patron del Bologna Calcio) era presente all’inaugurazione.

Il presidente di BolognaFiere, Fabio Roversi Monaco, ha definito “fondamentale l’indice di occupazione degli spazi” sottolineando l’importanza che i luoghi espositivi vengano “utilizzati in modo significativo”.
“Bologna – ha detto lo storico dell’arte Philippe Daverio – punta sul dialogo con le energie della città a differenza di quanto avviene, per esempio, a Milano che sceglie invece di esistere al di fuori della città relegandosi nei gironi delle autostrade”.
L’amministratore delegato di Promotor International (società azionista di BolognaFiere che fa capo al gruppo francese GL Events), Giada Michetti, interpellata dai cronisti, non è entrata nel merito delle recenti polemiche sulla futura governance (ancora da definire) della Fiera ma ha posto l’accento sull’importanza di definire strategie sul piano internazionale. Michetti, la cui società organizza il Motor Show (tradizionale appuntamento di dicembre, nel quartiere fieristico di Bologna, per gli appassionati di motori) ha spiegato che, per la tempistica, gli spazi inaugurati oggi, non potranno essere utilizzati, quest’anno, in occasione del Salone internazionale dell’automobile e ha lamentato il fatto che “i padiglioni 29 e 30 sono fatiscenti. Gli espositori quando devono allestire in questi padiglioni devono coprire interamente le pareti, quindi, si prendono in carico un costo enorme”.