La Scuola di dottorato in Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia organizza un seminario dedicato all’ “Impiego di tecniche di Proteomica per l’individuazione di Biomarcatori”.
L’appuntamento, che si terrà domani – mercoledì 17 settembre – alle ore 14.00 presso l’Aula P04 del Centro servizi didattici della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (Largo del Pozzo, 71) a Modena, organizzato dal Direttore della Scuola di dottorato in Medicina Clinica e Sperimentale prof.ssa Paola Loria e coordinato dal prof. Alberto Albertazzi e dal dott. Riccardo Magistroni, si soffermerà sugli sviluppi futuri di questa disciplina, oggi in continua evoluzione, ovvero della scienza che si occupa dello studio e dell’identificazione sistematica delle proteine.
L’incontro è rivolto, oltre ai dottorandi della Scuola di dottorato in Medicina Clinica e Sperimentale, a tutti i ricercatori e clinici interessati a questo particolare campo di indagine. La prima parte dell’appuntamento avrà un taglio più generico ed introduttivo alla tecniche di proteomica applicate ai vari campi della scienza biomedica. La seconda parte dell’incontro tratterà in modo più specifico l’applicazione in ambito nefrologico sviluppato presso la divisione di Nefrologia, Dialisi e Trapianto renale.
“Sempre più oggi – afferma il prof. Alberto Albetazzi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – il clinico per formulare la diagnosi oltre ad avvalersi dei sintomi clinici cerca di scoprire meccanismi cellulari e molecolari alla base delle malattie. Il nefrologo in particolare si avvale della analisi proteomica applicata alle urine. I dati finora disponibili indicano che la proteomica rappresenta uno strumento diagnostico per la diagnosi precoce, può aiutare a prendere decisioni terapeutiche o può rappresentare un utile strumento di monitoraggio. Infine potrebbe anche servire per formulare nuove classificazioni delle malattie renali. Lo studio della proteomica è già molto stimolante e spetta ai ricercatori svilupparlo per darne una interpretazione pratica ai fini diagnostici”.
I temi all’ordine del giorno, che saranno introdotti dal prof. Alberto Albertazzi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, toccheranno diversi aspetti: “Le tecnologie disponibili, i loro vantaggi e problematiche dei diversi approcci alla analisi del proteoma” (dott. Marco Cantù), “Le applicazione al proteoma urinario” (dott. Massimo Papale), “L’identificazione mediante analisi proteomica di Biomarker urinari precoci di alterazioni renali in pazienti con diabete mellito di tipo II” (dott. ssa Elisa Bellei), “Le applicazioni cliniche dell’analisi SELDI-TOF” (dott. ssa Emanuela Monari), “Il proteoma urinario della sindrome nefrosica” (dott. Riccardo Magistroni e dott. ssa Valentina Lupo) e, infine, “L’interstizioma. Una nuova frontiera della proteomica nefrologica” (dott. Riccardo Magistroni e dott. ssa Giulia Ligabue).
Le conclusioni della giornata di studio saranno affrontate dal prof. Alberto Albertazzi.
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